Le case della salute non decollano, manca il personale, gli investimenti del PNRR “rischieranno” come al solito di finire in mano ai privati.
Infatti come dimostra il servizio di Presa Diretta viene appaltato il servizio di Guardia medica privata al costo di 45 euro per ogni prestazione.
A Seriate (BG) c/o il Centro commerciale Iper viene istituito il servizio di Telemedicina.
DA UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA
“Esempio: l’ospedale Papa Giovanni XXIII, con uno dei Pronto soccorso più importanti della Lombardia, e il cui nome ha fatto il giro del mondo come uno dei primi avamposti della lotta contro il Covid, riesce a risolvere la situazione affidandosi a una cooperativa. La determina è la numero 233 del 4 maggio 2022 dal titolo: «Affidamento del servizio di Guardia medica presso il Pronto soccorso della sede dell’Asst Papa Giovanni XXIII. Durata 7 mesi dal 01.05.2022 al 30.11.2022. Spesa complessiva presunta euro 183.382,50 Iva 5% compresa». La necessità è di coprire 175 turni, durata 12 ore ciascuno, compenso 998 euro a turno. Il criterio di scelta, come è possibile leggere testualmente, è «il minor prezzo». Punto.”
Tutto questo avviene nella Sanità di eccellenza lombarda, un vero schiaffo al personale medico e infermieristico che fa turni sovraumani per una misera paga, nei raparti il personale rientra x sopperire a malattie e ci viene risposto che la Regione Lombardia non ha rifinanziato la legge Sirchia(emergenza infermieristica), intanto però trovano i soldi per pagare i medici ‘a gettoni’ delle cooperative.
Intanto c’è un primo affossamento delle Case della Salute da parte di Fratelli d’Italia che con il suo responsabile salute dice che servono più medici di base e farmacisti e non case della salute.
Ulteriore privatizzazione avanza in sanità, mancano medici ed infermieri ma nessuna azione viene intrapresa, nei prossimi anni andranno in pensione molti dei medici di base e per la sanità territoriale siamo al punto zero.
Il personale sanitario è ancora in attesa della firma definitiva del nuovo governo del rinnovo contrattuale, già programmata una manifestazione sindacale il 29 ottobre a Roma.
Insomma non ci resta che ribellarsi.
Giuseppe Saragnese, infermiere ASST PG23 Bergamo
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