Una direttiva circolata tra i reparti dell’ospedale Sant’Anna di Como ha ufficialmente vietato l’utilizzo di braccialetti, anelli, orologi e unghie lunghe” per infermieri, medici, operatori sociosanitari, tecnici di laboratorio e altri professionisti sanitari. Il rischio di infezioni nosocomiali sarebbe troppo elevato ed i monili indossati rappresenterebbero un veicolo di trasmissione per molti agenti patogeni.
Gli operatori dell’azienda ospedaliera Asst Lariana, sono dunque avvisati. Chi non rispetterà tale direttiva, oltre a mettere a rischio la salute dei pazienti, rischierà dunque una sanzione disciplinare.
Niente più unghie laccate, ne orecchini o braccialetti: l’unica eccezione sarà fatta per la fede nuziale.
Il divieto non riguarderà solo il personale sanitario, ma sarà rivolto a tutti i dipendenti che abbiano contatti con i pazienti all’ospedale Sant’Anna di San Fermo, al Sant’Antonio Abate di Cantù, al presidio polispecialistico Felice Villa di Mariano Comense e al poliambulatorio di via Napoleona.
«L’igiene delle mani è una questione seria – osserva Patrizia Figini, responsabile del Comitato infezioni ospedaliere (Cio) e dell’ufficio Epidemiologico dell’Asst Lariana – Le nostre conoscenze sulla trasmissione degli agenti patogeni attraverso le mani sono evidenze scientifiche. Basta una crepa nello smalto, goccioline d’acqua o di sporco depositati all’interno di un anello o sotto al braccialetto o all’orologio, che i batteri proliferano e al contatto con i pazienti o con le attrezzature ecco che avviene la loro trasmissione».
Perché la fede nuziale dovrebbe rappresentare una eccezione? Questa cosa non l’ho mai capita, si può sempre tenere al collo o, meglio, non portarla proprio in reparto. Altrimenti che senso ha vietare gli anelli se poi la fede puoi tenerla, anche sotto quella si annidano i batteri patogeni…