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Assistente infermiere, Fanton (Veneto): “Avanti col piano strategico per l’introduzione”

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Assistente infermiere, Fnopi: "Con questa figura si delineano nuove opportunità. Ora occorre impegno comune"
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La dirigente della direzione Risorse umane del Sistema sanitario regionale del Veneto è intervenuta sul tema dell’assistente infermiere al Forum Risk Management di Arezzo.

“Oggi possiamo delineare lo stato dell’arte della professione infermieristica e delle innovazioni che si stanno affacciando in questo periodo”. Così Elena Fanton, dirigente della direzione Risorse umane del Sistema sanitario regionale del Veneto, intervenendo al panel “Un nuovo sistema sanitario. La riforma in cammino”, durante il Forum Risk Management di Arezzo.

Illustrando il percorso del nuovo piano strategico per l’introduzione dell’assistente infermiere, Fanton ha spiegato che si tratta di “un documento nato dal lavoro condiviso di ministero della Salute, Regioni, Agenas, Fnopi, Sidmi e Conferenza delle lauree delle professioni sanitarie”, con l’obiettivo di accompagnare la figura “in modo coerente, sicuro e uniforme” nelle strutture sanitarie e sociosanitarie.

Al centro del piano ci sono “la definizione degli standard formativi che il Dpcm 28 febbraio 2025 non dettaglia completamente” e “la calibrazione dell’impatto nei setting assistenziali”, per garantire qualità e sicurezza. Il documento contiene allegati su corsi, tirocinio, esame di qualifica, definizione del fabbisogno formativo e introduzione guidata, con una regia regionale nelle prime fasi applicative.

Nel corso del panel è stato ricordato che la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato il piano strategico nella seduta del 26 novembre 2025, trasmettendolo ieri alla Conferenza unificata Stato-Regioni per il prosieguo dell’iter istituzionale sull’introduzione dell’assistente infermiere.

Fanton ha sottolineato che il lavoro “ha preso forma nell’arco di pochi mesi” grazie alla condivisione dell’urgenza e all’impegno dei soggetti coinvolti, con l’obiettivo di rendere operative le linee applicative “nel prossimo biennio”.

Redazione Nurse Times

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