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Asl Toscana Sud Est, degenti soddisfatti dell’assistenza ricevuta negli ospedali e a domicilio durante il 2024

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In occasione degli incontri promossi dal Dipartimento delle Professioni infermieristiche e ostetriche dell’Asl Toscana Sud Est per tracciare un bilancio delle attività (lunedì 9 dicembre a Nottola per la provincia di Siena, mercoledì 11 ad Arezzo e giovedì 12 a Grosseto) sono stati presentati i dati su coinvolgimento e soddisfazione degli assistiti nelle strutture ospedaliere e in ambito domiciliare durante il 2024, evidenziati dai questionari Prems e dallo studio nazionale Aidomus.

Tali dati evidenziano come quasi il 70% delle persone curate negli ospedali dell’Asl Toscana Sud Est abbia valutato l’assistenza come “ottima”, mentre l’assistenza domiciliare da parte dell’infermiere di famiglia ha ricevuto il 96% di gradimento.

“Nel 2024 abbiamo lavorato per consolidare il modello del Primary Nursing nelle varie aree organizzative ospedaliere e dell’infermiere di famiglia e comunità sul territorio – spiega Vianella Agostinelli, direttrice del Dipartimento delle Professioni infermieristiche e ostetriche dell’Asl Toscana Sud Est – si tratta di modelli organizzativi che permettono di implementare l’assistenza personalizzata e di rendere evidenti gli esiti”.

Nelle cure ospedaliere assume grande rilievo l’assistenza personalizzata nelle degenze (già attiva nelle unità operative mediche e chirurgiche durante il 2024), che sarà implementata anche negli altri setting operativi durante il 2025, sostenuta anche dall’attuazione della cartella clinica digitalizzata.

Nell’ambito dell’emergenza-urgenza la direzione infermieristica ha sottolineato come il personale assunto negli ultimi mesi stia consentendo di aumentare l’offerta delle auto infermierizzate nell’emergenza territoriale, mentre nei pronto soccorso grande attenzione è rivolta a migliorare i processi di triage e di potenziamento della funzione di See & Treat (modello organizzativo di triage) per diminuire i tempi di attesa dei codici di priorità minori. Messa a punto anche la progettualità integrata con l’area materno-infantile per la gestione del parto precipitoso, che punta a garantire la migliore e più sicura assistenza in queste specifiche situazioni.

Le cure territoriali hanno prodotto risultati soddisfacenti in merito alla figura dell’infermiere di famiglia e comunità, che dallo studio nazionale Aidomus è valutato molto positivamente, con una percentuale del 96% nei territori dell’Asl Toscana Sud Est e che nel 2024 ha raggiunto la percentuale media dell’11,6% delle persone ultra65enni assistite a domicilio. Molte le progettualità che vedono l’implementazione di teleassistenza e teleconsulto per facilitare la continuità delle cure, grazie anche alla dotazione di tablet per l’infermiere di famiglia delle zone più periferiche.

“La trasversalità del Dipartimento, che rappresenta oltre 5.400 professionisti, oltre la metà dell’Asl Toscana Sud Est, lo pone in una posizione veramente strategica sia per la collaborazione con gli altri dipartimenti sia per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, ma soprattutto per coordinare le migliori risposte assistenziali e multidisciplinari ai bisogni delle persone – conclude la dottoressa Agostinelli. – Il personale infermieristico, ostetrico e socio-sanitario è coinvolto in ogni ambito assistenziale, sia territoriale che ospedaliero e di cure intermedie, e ciascuno per il proprio ruolo e responsabilità si adopera per assicurare cure e assistenza specifica a ogni persona. È questo il caring, l’atto del prendersi cura, anima delle nostre professioni”.

Redazione Nurse Times

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