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Asl Torino 4, infermiera no vax reintegrata: Corte d’Appello ribalta la sentenza di primo grado e dà ragione all’Azienda

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Vicenza, presidente Omceo invita medici a vaccinarsi contro il Covid: negazionisti e no-vax gli augurano la morte
The doctor prepares the syringe with the cure for vaccination.
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Ci scrive l’avvocato Andrea Castelnuovo, difensore dell’Asl To4 nel giudizio di secondo grado intentato contro la sentenza del Tribunale di Ivrea.

Spett.le redazione,
faccio riferimento al seguente articolo da voi pubblicato in data 23 marzo 2022 e vi comunico quanto segue.

Ieri mattina la Corte d’Appello di Torino ha accolto l’appello presentato dall’avvocato Andrea Castelnuovo del Foro di Torino per conto della Asl To4 contro la sentenza con cui il Tribunale di Ivrea, qualche mese fa, aveva accolto il ricorso di un’infermiera che aveva rifiutato di vaccinarsi senza motivo.

Il Tribunale aveva dichiarato che l’Asl avrebbe dovuto cercare una collocazione alternativa a questa infermiera e aveva condannato l’Azienda a pagare le retribuzioni per tutto il periodo di sospensione e a cessare la sospensione.

L’Asl ha impugnato la sentenza, ritenendola errata e fondamentalmente ingiusta, spiegando in un ricorso molto complesso le ragioni che rendevano insensato il rifiuto dell’infermiera di vaccinarsi: liberissimo chiunque di non vaccinarsi, ma non è giusto accampare pretese nei confronti del datore di lavoro pubblico, pretendendo retribuzioni senza prestare attività lavorativa.

Soprattutto abbiamo spiegato le ragioni per cui è illegittimo pretendere che un’azienda, ogni qualvolta un dipendente decida di non vaccinarsi, si metta alla ricerca col lanternino di un posto di comodo, lontano da tutti, completamente isolato, dove non essere pericoloso per sé e per gli altri.

L’Asl ha approvato una delibera con la quale ha disciplinato la situazione, riservando i pochissimi posti disponibili ai soggetti fragili, a quelli che per ragioni oggettive e cliniche non possono vaccinarsi, e questo non può andare a loro detrimento in favore di chi, per ragioni il più delle volte antiscientifiche, decida di non vaccinarsi, ma pretenda comunque una retribuzione pubblica.

La Corte, sovvertendo la decsione del Tribunale di Ivrea, ha dato ragione all’Azienda. Si attende la motivazione della sentenza. Per ora c’è il dispositivo.

Redazione Nurse Times

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