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Asl To4 recluta medici, infermieri e altri operatori sanitari ucraini

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Crisi Ucraina, medici provenienti dal Paese in guerra potranno esercitare in Italia
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Pubblicato un avviso pubblico a firma del direttore generale Stefano Scarpetta. Non è noto quanti possibili candidati in zona possano avere le competenze richieste per partecipare, compresa un’adeguata conoscenza della lingua italiana.

L’Asl Torino 4 ha pubblicato un avviso pubblico per formare una graduatoria e proporre contratti a tempo determinato per attività medica, sanitaria e assistenziale nelle proprie strutturere, reclutando medici, infermieri e altri operatori sanitari ucraini. L’iniziativa punta a contrastare la carenza di figure sanitarie negli organici dell’Azienda sanitaria. Non è noto, tuttavia, quanti cittadini ucraini nella zona possano avere le competenze richieste per partecipare, compresa un’adeguata conoscenza della lingua italiana.

Nello specifico, il bando è aperto a cittadini ucraini con i seguenti requisiti: residenza in Ucraina prima del 24 febbraio scorso; possesso della qualifica professionale per la quale intendono candidarsi conseguita all’estero e regolata da direttive specifiche emanate dall’Unione europea; possesso del passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati. Oltre ai documenti personali, servirà allegare un curriculum in italiano o in inglese. Le domande raccolte in risposta all’avviso pubblico saranno esaminate da una commissione che poi incontrerà i candidati per un colloquio. Al termine delle valutazioni sarà stilata una graduatoria con le persone considerate idonee.

L’avviso pubblico dell’Asl To4 fa riferimento a una normativa nazionale secondo la quale i professionisti della sanità ucraini potranno esercitare in Italia fino al marzo 2023, sulla base di una deroga introdotta lo scorso marzo nel cosiddetto Decreto Energia. Quest’ultima consente appunto agli ucraini in fuga dalla guerra di svolgere la professione senza un riconoscimento formale dei titoli. Si calcola che siano oltre 2mila i professionisti della sanità ucraini rifugiati, il 95% dei quali sarebbero donne.

Redazione Nurse Times

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