Ascoltare musica prima, durante e dopo un intervento chirurgico diminuisce l’ansia, il dolore ed il bisogno di antidolorifici, persino quando l’intervento è in anestesia generale.
A confermare tale tesi è uno studio coordinato dalla Queen Mary University di Londra e pubblicato dall’autorevole rivista The Lancet.
“La musica oggi – sostiene Catherine Meads della Brunel University di Londra che ha condotto lo studio – non è abitualmente utilizzata durante gli interventi al fine di aiutare i pazienti nel loro recupero post-operatorio. Ci auguriamo che questo studio possa cambiare le percezioni errate ed evidenziare l’impatto positivo che la musica invece può avere”.
I ricercatori impiegati, hanno analizzato i dati di pazienti adulti (73 studi randomizzati e controllati) sottoposti ad una varietà di procedure chirurgiche, con o senza anestesia, in qualsiasi parte del corpo. Eccezion fatta per gli interventi a carico del SNC (Sistema Nervoso Centrale) causa potenziale perdita di udito.
“Lo studio conferma per la prima volta – sostiene la Meads – il legame tra la musica nel teatro operatorio ed una significativa riduzione del dolore post operatorio, dell’ansia post intervento e del bisogno di ricorrere ad antidolorifici”.
Il tipo di musica utilizzata (secondo gli autori), non influisce sui risultati anche se un leggero miglioramento, non statisticamente significativo, si è notato se è lo stesso paziente a poterla scegliere.
“Sappiamo dai tempi di Florence Nightingale che ascoltare musica, ha un impatto benefico – afferma Martin Hirsch uno degli autori – tuttavia era necessario uno studio che comprovasse tale efficacia”.
Sulla base dei risultati (ora) i ricercatori, sperimenteranno un metodo “operativo” per consentire ai pazienti di ascoltare musica, in un reparto del Royal London Hospital.
Le prime beneficiarie saranno signore in attesa di cesareo e signore da sottoporre ad isterectomia alle quali, verrà fornito un cuscino dotato di altoparlanti.
Scupola Giovanni Maria
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