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Arriva il naso elettronico: scopre il cancro al polmone in fase iniziale con il 92% di accuratezza

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Un dispositivo non invasivo, facile da usare e altamente preciso promette di rivoluzionare la diagnosi precoce del cancro al polmone, aumentando le possibilità di guarigione e salvando migliaia di vite.

Una nuova frontiera nella diagnosi precoce del cancro al polmone potrebbe salvare migliaia di vite ogni anno. Grazie a un innovativo dispositivo, soprannominato “naso elettronico”, sviluppato dallo Istituto Europeo di Oncologia (IEO) in collaborazione con l’Università Tor Vergata di Roma, la possibilità di individuare la malattia già al primo stadio è ora realtà.

Cos’è il naso elettronico e come funziona?

Il dispositivo, una matrice composta da 8 cristalli di quarzo, è in grado di analizzare il respiro del paziente per identificare i composti organici volatili (VOC), particelle rilasciate dal tumore e rilevabili nel respiro. Con un’accuratezza impressionante del 92%, il naso elettronico può individuare il tumore al polmone già nella sua fase iniziale (Stadio I), un risultato mai raggiunto prima da altre tecnologie simili.

L’esame è straordinariamente semplice: il paziente deve semplicemente respirare in un apposito sacchetto, che conserva il respiro per l’analisi senza necessità di prelievi, radiazioni o esami invasivi. Questo rende il dispositivo utilizzabile persino negli ambulatori dei medici di famiglia, riducendo le barriere alla diagnosi precoce.

Perché la diagnosi precoce è fondamentale

Il cancro al polmone è tra i tumori più letali al mondo, ma le possibilità di cura aumentano significativamente se viene diagnosticato in fase precoce. Purtroppo, i metodi attuali, come la tomografia computerizzata, sono costosi, complessi e poco accessibili su larga scala. Questo nuovo approccio potrebbe cambiare le regole del gioco, consentendo una diagnosi tempestiva e aumentando le probabilità di sopravvivenza.

Un progetto diagnostico completo: respiro, sangue e urine

Il naso elettronico fa parte di un progetto di ricerca più ampio che include anche l’analisi di sangue e urine. I ricercatori stanno lavorando per combinare i dati raccolti dai diversi fluidi biologici in un unico algoritmo diagnostico avanzato. Questo strumento integrato potrebbe migliorare ulteriormente l’efficacia della diagnosi precoce e permettere l’identificazione di nuovi biomarcatori tumorali, utili nella pratica clinica.

Grazie al contributo della Fondazione IEO-CCM, il progetto sta già coinvolgendo un’ampia corte di pazienti, sia sani che oncologici, con l’obiettivo di sviluppare una tecnologia sempre più affidabile e accessibile.

Un futuro senza barriere alla prevenzione

Con il naso elettronico, si apre una nuova era per la diagnosi precoce del cancro al polmone. La semplicità d’uso, l’assenza di invasività e l’elevata accuratezza rendono questo dispositivo uno strumento rivoluzionario, destinato a diventare parte integrante della prevenzione oncologica.

Se integrato su larga scala, potrebbe rappresentare un cambio di paradigma nella lotta contro il tumore al polmone, trasformando la diagnosi da tardiva a tempestiva e aumentando così significativamente le probabilità di guarigione.

Il naso elettronico dello IEO è molto più di una promessa: è una realtà concreta che sta già contribuendo a salvare vite. La possibilità di effettuare screening di massa, coinvolgendo anche i medici di base, potrebbe abbattere le barriere diagnostiche e garantire a più pazienti una speranza concreta di cura.

Redazione NurseTimes

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