È finita agli arresti domiciliari dopo numerose segnalazioni e indagini eseguite dai NAS e in mattinata dopo processo per direttissima ha patteggiato la pena a 1 anno e 4 mesi di reclusione l’Ostetrica protagonista della vicenda incresciosa: era stata arrestata in flagranza di reato dai carabinieri per aver depredato farmaci e altro materiale sanitario (aghi, siringhe, garze, guanti) dall’Azienda Sanitaria Pubblica per la quale lavorava.
Il valore complessivo della merce sottratta all’Azienda Ospedaliera Consorziale “Policlinico di Bari” si aggirerebbe intorno ai 600,00 euro. La Professionista Sanitaria ha patteggiato la pena per il reato di peculato e il Foro competente ne ha disposto la remissione in libertà.
Considerando che (si apprende da fonti giornalistiche) l’ostetrica protagonista della triste vicenda è anche Coordinatrice del tirocinio teorico-pratico del Cdl di Ostetricia dell’Università degli Studi di Bari ci si interroga sulla qualità del servizio formativo offerto alle studentesse dell’università barese…
Redazione NurseTimes
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