Un’Infermiera operante presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “San Giuliano” di Giugliano è stata aggredita da un paziente stanco per la lunga attesa.
L’anziano, recatosi nel nosocomio per essere visitato, è andato in escandescenza a causa dell’eccessivo tempo di attesa. Quando l’infermiera ha invitato il settantenne ad accomodarsi nuovamente, il paziente ha perso le staffe sferrando numerosi pugni al volto e alla nuca della donna, che avrebbe riportato la frattura della mandibola ed una lacerazione al labbro inferiore.
L’aggressore è stato denunciato.
“Siamo vittime di aggressioni e siamo pronti a chiedere il trasferimento – sottolinea Feliciano Manna del sindacato Fials -. Siamo pronti a incrociare le braccia per chiedere maggiore sicurezza dei lavoratori è una struttura adeguata alla numerosa potenza che ogni giorno si reca al pronto soccorso dell’ospedale San Giuliano di Giugliano”.
Al riguardo si è espresso anche il Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord, Antonio d’Amore: “La notizia di quest’aggressione presso il Pronto Soccorso di Giugliano ci amareggia molto. Sappiamo quanto sia complesso il contesto sociale del territorio e quanto gli operatori di quell’ospedale lavorino in condizioni difficili a causa di comportamenti aggressivi di alcuni utenti“.
“Per questo – aggiunge il dott. D’amore – come Direzione da tempo stiamo lavorando per individuare le soluzioni utili a garantire una maggiore sicurezza e tranquillità al personale dell’emergenza: in questi mesi abbiamo studiato percorsi interni al Pronto Soccorso più sicuri e abbiamo raddoppiato la presenza di guardie giurate. Come Direzione esprimiamo la massima vicinanza e solidarietà alla professionista ferita e a tutti gli operatori del San Giuliano. Per dare un segno concreto ho chiesto all’ufficio legale dell’Azienda di valutare la possibilità di costituirci parte civile contro l’aggressore“.
L’Infermiera A.V., vittima dell’aggressione, è considerata dai colleghi e dai conoscenti come un esempio di professionalità e umanità.
Viene descritta come una professionista dedita al lavoro che, nonostante le mille avversità, sarebbe intenzionata a non chiedere il trasferimento dal Pronto Soccorso dell’ospedale giuglianese neanche dopo questo terribile episodio di violenza.
Simone Gussoni
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