L’operatore ha guidato il papà nell’esecuzione delle manovre di disostruzione in attesa che arrivassero i soccorsi.
Un salto nell’abisso e una telefonata che riporta in superficie. Attimi terribili, nei quali il piccolo ha ingoiato un pezzo di formaggino e ha rischiato di morire soffocato. La paura, poi il sangue freddo, la chiamata del genitore al 118, la reattività e la professionalità dell’operatore nel guidare alla cornetta le manovre salvavita. Così può continuare a sorridere un bimbo di 18 mesi, salvato dalla voce arrivata dalla centrale del 118 al telefono per spiegare con calma e lucidità al papa quello che doveva fare in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
Una pagina da libro cuore, che la dice lunga sul grado di preparazione degli operatori del 118, che ancora una volta hanno dimostrato la loro grande professionalità nel gestire situazioni di estrema urgenza. Il dramma si stava consumando nello scorso fine settimana all’interno di un appartamento nel centro storico di Ancona, all’ora di cena, quando padre e madre hanno offerto un pezzo di formaggino al loro figlioletto. Un gesto che in passato non aveva creato nessun problema, ma a un certo punto il piccolo ha smesso di respirare, e in pochi secondi è diventato paonazzo in viso.
Subito il papa si è messo in contatto con la centrale operativa del 118. Una chiamata disperata, con il piccolo che stava perdendo i sensi tra le braccia della madre. Una situazione difficile da gestire, ma dall’altra parte c’era un angelo custode. L’infermiere operatore del 118, per prima cosa, lo ha raccomandato di calmarsi. Poi, con semplicità, lo ha guidato nelle manovre da eseguire, tenendo il bambino in una certa posizione per consentire la disostruzione delle vie aeree.
Una manciata di secondi che sono sembrati un’infinità, poi il grido di esultanza: «Respira, mio figlio ha ripreso a respirare e ora sta piangendo a dirotto». Nel frattempo la macchina dei soccorsi si era messa in moto, con l’arrivo sul posto dei mezzi del 118. Sulla porta di casa, ad attendere i soccorritori, c’erano i genitori del bimbo, che nel frattempo aveva recuperato a pieno le condizioni di salute. Una volta visitato sul posto dal personale medico, il piccolo è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale Salesi in codice verde, per poi essere dimesso poche ore dopo.
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere Adriatico
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