La proposta del direttore dell’Aifa, riguardante la possibilità per gli Infermieri italiani di poter prescrivere determinati farmaci, in molti paesi del mondo non rappresenta nulla di innovativo
Anche la confinante Francia ha inserito tale possibilità nel progetto di legge sulla Salute.
Un’idea analoga a quella avuta da Mario Melazzini è ormai prossima ad essere approvata oltralpe. Non si tratterebbe solo di un discorso campato in aria, ma rappresenterà una delle principali novità contenute nel progetto di legge sulla Salute che sarà discusso nelle prossime settimane.
Stando a quanto riportato dal giornale specializzato “Le Quotidien du Pharmacien”, saranno introdotte nuove competenze a carico degli IPA; ovvero gli “infermieri di pratica avanzata”.
Sotto la supervisione di un medico, potranno partecipare attivamente alla presa in carico del paziente.
Troveranno ampio spazio nel trattamento di patologie croniche stabilizzate quali diabete e Alzheimer, nei pazienti oncologici, nei pazienti psichiatrici e nei pazienti trapiantati.
La bozza di legge è passata al vaglio degli organismi di rappresentanza di medici ed infermieri, in fase consultiva.
Jean-Paul Ortiz, presidente dell’associazione di categoria dei medici CSMF, si è espresso in merito parlando di misure «preoccupanti» e ritenendo «fondamentale che il medico resti il direttore d’orchestra».
Anche il sindacato “MG France” ha aspramente criticato tale idea; giudicando il testo «non sufficientemente chiaro in merito al quadro all’interno del quale dovrebbero operare gli infermieri».
La SML, una terza sigla, si è chiesta se sia «pertinente costruire un sistema che consente agli IPA l’esercizio di alcune funzioni oggi appannaggio dei medici, aprendo così le porte ad una concorrenza tra le categorie».
Neanche le principali organizzazioni infermieristiche sembrano gradire la proposta di legge.
Le nuovi funzioni riservate agli infermieri resterebbero dipendenti dalla “supervisione” di un medico.
Non sembrerebbe esistere pertanto alcuna autonomia decisionale da parte degli IPA, al contrario di quanto accade nel Regno Unito, in Canada o negli Stati Uniti.
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