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Ambulanza in ritardo, parenti organizzano raid punitivo massacrando infermiere e autista del 118

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Ambulanza in ritardo, organizzano raid punitivo massacrando infermiere e autista del 118
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Un raid punitivo organizzato dai parenti di un paziente che non avrebbe ricevuto adeguate cure sarebbe stato organizzato a Sarno.

A farne le spese un infermiere del 118 ed un autista soccorritore che si trovavano presso l’ospedale “Martiri del Villa Malta”.

Erano le 5 del mattino quando quattro uomini hanno fatto irruzione nella centrale operativa del 118 del presidio ospedaliero.

Dopo aver telefonato al numero del centralino dell’ospedale, richiedendo l’invio del mezzo di soccorso, avrebbero deciso di farsi giustizia da soli.

A nulla sono valse le spiegazioni dell’operatore telefonico, che avrebbe invitato i parenti a contattare il numero dell’emergenza.

Ad avere la peggio è stato un infermiere 25enne, preso a pugni e ridotto ad una maschera di sangue. Anche l’autista dell’ambulanza è stato aggredito fisicamente.

Secondo la teoria degli energumeni, l’ambulanza non sarebbe mai giunta a destinazione per un’imperdonabile negligenza.

Dopo aver devastato i locali della centrale e malmenato gli operatori (risparmiando solo un medico donna), i quattro hanno lasciato la sede del 118 sfondando anche la porta d’ingresso della struttura.

Tempestivo l’intervento degli agenti di Polizia del commissariato di Sarno, diretti dal vice questore aggiunto Antonio Capaldo.

Gli investigatori sono ora al lavoro per identificare gli aggressori. Le immagini di video sorveglianza sono al vaglio degli investigatori. L’arrivo e la fuga in scooter dei quattro sarebbero stati immortalati.

Gli operatori aggrediti hanno dichiarato ai poliziotti di essere state massacrate perché, a detta dei violenti, l’ambulanza non sarebbe mai giunta nonostante la chiamata all’ospedale di Sarno.

Telefonata mai arrivata al presidio ospedaliero del “Martiri del Villa Malta” e che, probabilmente, non sarebbe mai stata effettuata nemmeno alla centrale operativa regionale del 118. Trasferiti in Pronto soccorso, infermiere e autista ne avranno per una decina di giorni.

Simone Gussoni

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