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Aghi poco sicuri mettono a repentaglio la salute degli infermieri

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Aghi poco sicuri mettono a rischio la salute degli infermieri
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Una situazione di costante pericolo è stata denunciata dal sindacato infermieristico Nursind di Torino.

Aghi pericolosi per gli infermieri” è la denuncia dei sindacati. Il Nursid, infatti, torna a puntare il dito contro l’Asl To 4 a tutela dei lavoratori dell’azienda sanitaria.

A seguito dell’entrata in vigore del Decreto in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario, Nursind aveva chiesto alla Direzione Generale, di applicare la normativa, ponendo particolare attenzione all’acquisto di aghi e taglienti provviste di dispositivo di sicurezza.

Di fatto, la Direzione allora presente, a seguito di un importante lavoro che coinvolse i vari responsabili sulla sicurezza, diede seguito alle richieste del Nursind. Con l’attuale Direzione Generale però, nell’ultimo periodo, si sta assistendo al ritorno di alcuni aghi, sprovvisti di dispositivo di sicurezza”.

Le segnalazioni

Il segretario territoriale Giuseppe Summa spiega ancora:

“Riceviamo numerose segnalazioni da parte dei lavoratori. Proprio un paio di giorni fa, abbiamo appreso che uno degli obiettivi aziendali del 2018, riguarda il contenimento dei costi della spesa farmaceutica e dei presidi. Tutto ciò è inammissibile – prosegue Summa.

Ci chiediamo se a tali risparmi, sia legato l’acquisto di prodotti con aghi pericolosi per gli operatori che li utilizzano”.

Lavoratore ferito

Proprio un po di tempo fa – continua Summa – abbiamo ricevuto segnalazione di un dipendente vittima da puntura accidentale durante la somministrazione di un farmaco, ad un paziente con malattia infettiva e adesso il lavoratore dovrà sottoporsi a della terapia.

Se l’ago fosse stato dotato di dispositivo di sicurezza, probabilmente ciò non sarebbe accaduto. Abbiamo chiesto all’Azienda di intervenire rapidamente, ma se ciò non dovesse accadere, saremo pronti a denunciare il tutto. Sulla salute dei lavorati non si scherza e sopratutto non si deve risparmiare”.

Simone Gussoni

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