Home Medici Aggressione a San Donato, Anelli (FNOMCeO): “Riunire Osservatorio e applicare Legge”
MediciNT News

Aggressione a San Donato, Anelli (FNOMCeO): “Riunire Osservatorio e applicare Legge”

Condividi
Insufficienza polmonare grave, tre impianti di valvola biologica transcatetere eseguiti al San Donato
Condividi

“Auguri di pronta guarigione a Giovanni Malacrida, solidarietà a lui e ai tre colleghi che erano con lui durante l’inaspettata e violenta aggressione di oggi. Vicinanza anche all’Ordine dei Medici di Milano e al suo Presidente, Roberto Carlo Rossi. La violenza contro i medici, dopo la tregua durante la pandemia, sta di nuovo dilagando, ed esplode anche in contesti di eccellenza, dove i medici non sono lasciati da soli. Ora è necessario applicare la Legge contro le aggressioni agli operatori sanitari. E, ancor più, è necessario un cambio di passo, una rivoluzione culturale che porti a considerare i medici non come prestatori d’opera ma come professionisti”.

A parlare è il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, che commenta l’aggressione di oggi al Policlinico di San Donato Milanese.

“Queste aggressioni sono frutto di una visione aziendalistica della sanità e della salute: nella Sanità intesa come impresa, l’erogazione di servizi e prestazioni viene equiparata alla produzione delle merci, il medico diventa fornitore di beni e il cittadino è un cliente-consumatore – spiega -. Nel trasformarsi di una relazione fiduciaria in un rapporto fornitore-consumatore, si annida la crisi del rapporto medico- paziente. Il medico, in quanto tale, perde automaticamente autorevolezza, diventa detentore di un sapere “da scaffale” dove il paziente- consumatore è libero, come in un supermercato, di servirsi della referenza che più gli piace.

“Ed è qui allora, in questa crepa culturale, che vede il medico intercambiabile e non più autorevole, che si insinua la relativizzazione del pensiero scientifico e delle terapie validate, la medicina fai da te, il dottor Google – continua-. E quando la crepa si allarga, è qui che si annida l’aggressività, la rabbia, la quando la prestazione pretesa, non importa se in maniera inappropriata, viene negata”.

“Lo avevamo detto sin dalle prime riunioni dell’Osservatorio anti-violenza: la maggior parte delle aggressioni origina, appunto, da prestazioni negate – conclude-. Auspichiamo perciò che, quanto prima, l’Osservatorio torni a riunirsi, per prendere atto e contrastare le criticità che ancora permangono”.

Ultimi articoli pubblicati

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Indagine Nursing Up: "Il 60% degli infermieri lascerebbe il lavoro"
NT News

Aumenti da oltre 7.000 euro per ministri e sottosegretari: e gli stipendi di infermieri, oss e operatori sanitari?

Mentre l’Italia affronta una crisi economica che colpisce duramente milioni di cittadini,...

Campania, via libera al concorso unico regionale per l'assunzione di oss: bloccati gli altri bandi
ConcorsiLavoroNT News

Concorso OSS in Campania: 1274 posti Disponibili! Al via le domande

È ufficiale: il tanto atteso Concorso Unico Regionale per Operatori Socio Sanitari...

Nursing Up, Nursind e Opi Grosseto: "Quando comincia a scorrere la graduatoria per l'assunzione di nuovi infermieri?"
InfermieriNT NewsPolitica & Sindacato

Specializzazioni sanitarie: arrivano le borse di studio, ma gli infermieri restano esclusi

Una recente proposta di emendamento alla Legge di Bilancio, firmata dall’onorevole Marta...