Un’ora e 47 minuti di massaggio per salvare una 19enne in arresto cardiaco. E’ accaduto all’Ospedale Civico di Palermo, dove i sanitari del Prointo soccorso si sono alternati per tenere in vita la paziente fino a quando l’hanno attaccata all’Ecmo – il macchinario che permette la circolazione extracorporea, ossigena il sangue e lo pompa nel corpo -, dando tempo ai medici di trattare la causa del malore.
I fatti, di cui si è avuta notizia solo negli ultimi giorni, risalgono alla notte del 26 novembre. Giada -questo il nome della ragazza – è viva, non ha riportato danni cerebrali e sabato è uscita dal reparto di Terapia intensiva per essere trasferita in Cardiologia. Ha rischiato di morire per una miocardite fulminante, conseguenza di un virus influenzale contratto durante una vacanza in Lapponia. A Palermo il Pronto soccorso del Civico è l’unico che ha a disposizione l’Ecmo. L’altro macchinario è all’Ismett, che però non ha un pronto soccorso.
“Siamo ottimisti di poter riavere nostra figlia a casa per le feste – ha commentato il padre di Giada -. Vorrei ringraziare coloro che l’hanno curata e assistita. Sono stati scrupolosi e competenti, prendendola tutti a cuore. Il Pronto soccorso e la Rianimazione del Civico di Palermo si sono dimostrati due reparti di eccellenza”.
“Le parole si perdono e non bastano a esprimere la gratitudine che riempie il nostro cuore – hanno commentato dei famigliari sui social -. Grazie per aver donato a Giada non solo cure, ma un amore infinito, che ha trasformato il suo piccolo mondo in un luogo di speranza. Vivremo per sempre con la consapevolezza che, grazie a voi, il suo sorriso era più forte di qualsiasi dolore. Con riconoscenza infinita, grazie dal profondo dell’anima”.
Alla giovane paziente, residente in provincia di Palermo, i medici dei tre reparti che hanno lavorato insieme (Rianimazione, Cardiochirurgia e Chirurgia vascolare) hanno regalato un grande peluche. Dopo averla stabilizzata, hanno detto ai parenti: “Abbiamo fatto tutto ciò che potevamo, il resto non dipendeva da noi. Abbiamo messo in campo tutte le competenze e tutti gli strumenti disponibili. Il resto va oltre”. Alla fine hanno lasciato anche un messaggio sulla fasciatura della gamba di Giada: “Con affetto dalla squadra migliore. Ti vogliamo bene. Marco, Dario, Maurizio, Laura, Antonella e Maria. Per Giadina”.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso “sincero ringraziamento e vivo apprezzamento ai medici, agli anestesisti e agli infermieri dell’Ospedale Civico di Palermo per la straordinaria professionalità e l’impegno dimostrati nel salvare la vita a una giovane paziente”. E ha aggiunto: “Un intervento complesso, condotto con competenza, dedizione e spirito di servizio, che rappresenta un esempio concreto di buona sanità. È questa la Sicilia che funziona, fatta di eccellenze, sacrificio e umanità, e che merita di essere valorizzata”.
Redazione Nurse Times
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