Tra le numerose iniziative promosse di recente da Opi Torino merita un approfondimento la nascita della Rete dei Coordinatori, pensata per valorizzare il ruolo dei coordinatori infermieristici e sostenerli nell’esercizio della funzione di middle management, rafforzando la qualità organizzativa, professionale e assistenziale dei servizi sanitari e sociosanitari sul territorio. Ne abbiamo parlato con il consigliere Salvatore Lanzarone, che guida i lavori insieme ad alcuni valenti colleghi.
“Per cominciare – esordisce Lanzarone – mi sembra doveroso un ringraziamento al presidente di Opi Torino, Ivan Bufalo, che ha creduto fortemente in questo progetto, oggi fiore all’occhiello del nostro Ordine professionale. Un progetto nato dal programma che, come lista Spazio 32, abbiamo stilato in sede elettorale, proponendo di sostenere l’azione degli infermieri con funzioni organizzative. Si tratta di professionisti con abilità relazionali, comunicative, di mediazione, di leadership, ma anche con conoscenze nel campo del contratto di lavoro. E’ a loro che la Rete dei Coordinatori si rivolge, perché il loro è un ruolo di snodo tra la direzione strategica e i lavoratori in prima linea”.
Lanzarone tiene poi a sottolineare un altro aspetto: “La Rete vuole tradurre in azioni concrete quei buoni propositi che spesso restano lettera morta. Far sì che professionisti di aziende diverse si incontrino e discutano è già un primo passo in tal senso. Così come un passo fondamentale è la promozione di un percorso formativo che aiuti i nostri professionisti a gestire alcune priorità. Penso ai corsi sulla gestione dei conflitti, sugli strumenti operativi per interagire correttamente con i nostri collaboratori, sul coordinamento di figure con resposabilità divese tra loro (infermieri, oss, assistenti infermieri…), sulla facilitazione dei processi di lavoro”.
A proposito di azioni concrete, Lanzarone ne ricorda un’altra molto importante: “Nel 2026 vogliamo creare uno sportello, con un paio di appuntamenti mensili, che fornisca risposte concrete al singolo coordinatore. In tal modo gli infermieri con funzioni organizzative avranno un punto di riferimento, un interlocutore che li aiuterà a sciogliere eventuali dubbi su come comportarsi nelle situazioni più svariate”.
E ancora: “Sempre nel 2026 intendiamo scrivere documenti di posizionamento su varie tematiche, una delle quali sarà certamente la validità del master online che attualmente abilita all’esercizio della professione di infermiere coordinatore. Un master che, così com’è concepito (non residenziale), fa acqua da tutte le parti. E se questo lo scriviamo tutti insieme, come rete, anziché come singoli, si può davvero sperare in un cambiamento”.
Questi, in sintesi, gli obiettivi che la Rete dei Coordinatori si prefigge. “Obiettivi – conclude Lanzarone – di cui abbiamo già discusso durante incontri molto partecipati nel 2025. In particolare, durante il convegno dell’8 ottobre scorso, che ha visto l’intervento di personalità quali l’assessore regionale alla Salute, Federico Riboldi, e la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli. A testimonianza di come questa iniziativa rappresenti davvero un fiore all’occhiello per Opi Torino”.
Redazione Nurse Times
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