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Lavoro in Puglia, Dimiccoli (Fials – Rsu Asl Bari): “Avanti con concorsi e mobilità”

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Assunzioni e mobilità. Quando si parla di sanità sono questi gli obiettivi principali che la Fials persegue in Puglia attraverso le trattative condotte sui tavoli istituzionali insieme alle altre organizzazioni sindacali. Ne abbiamo parlato con Francesco Dimiccoli, dirigente Fials e presidente Rsu presso l’Asl Bari, ruolo nel quale è stato confermato lo scorso giugno.

Capitolo assunzioni. “Sui tavoli regionali la Fials si è impegnata affinché fosse bandito il concorso per mille posti da infermiere e altrettanti da oss – spiega Dimiccoli –. Sembrano tanti posti, ma probabilmente non sono sufficienti, se rapportati al numero di domande e al fabbisogno della Regione Puglia. Per questo speriamo si possa attingere dalla graduatoria per allargare la platea dei candidati da assumere. Insomma, questi numeri rappresentano la base, ma in seguito sarebbe opportuno reclutare ulteriori unità di personale”.

Capitolo mobilità. Così Diccoli: “Dopo tanti anni, a seguito di un confronto tra parte pubblica e organizzazioni sindacali, la Puglia si è dotata di un regolamento relativo alla mobilità. Sono stati banditi l’avviso di mobilità intraregionale e la manifestazione di interesse per la mobilità extra-regionale, finalizzata a capire quanti dipendenti che lavorano fuori siano interessati a tornare in Puglia”.

Ma con Dimiccoli abbiamo parlato anche di attualità sanitaria a livello nazionale. Partendo dalla sicurezza degli operatori, minacciata costantemente da un’utenza sempre più aggressiva. “Purtroppo il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario è ormai dilagante. Come sindacalista, mi sento di dire che per combatterlo servirebbero misure ancora più drastiche, e quindi un ulteriore inasprimento delle pene rispetto a quanto previsto dalla normativa. Anche perché gli operatori vivono ormai nella paura, e ciò può incidere sulla qualità dell’assistenza”.

Chiusura dedicata a un altro fenomeno dilagante negli ospedali italiani: l’assunzione di personale tramite cooperative esterne. Un fenomeno sul quale il caos del 5-7 dicembre al San Raffaele di Milano ha riacceso i riflettori. “Ritengo che esternalizzare le assunzioni non rappresenti una soluzione valida al problema delle carenze di organico. E sebbene le procedure concorsuali non bastino mai a coprire il fabbisogno di infermieri, sono convinto che questa resti l’unica strada percorribile, anche per una questione di meritocrazia”.

Redazione Nurse Times

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