Il progetto editoriale denominato NeXT 2.0 permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale. Inviateci le vostre tesi di laurea a [email protected].
Ricordiamo che ogni pubblicazione su NurseTimes è spendibile nei concorsi e avvisi pubblici.
NurseTimes è l’unica Testata Giornalistica Sanitaria Italiana (Reg. Trib. Bari n. 4 del 31/03/2015) fondata e gestita da Infermieri, quotidiano diventato il punto di riferimento per tutte le professioni sanitarie.
Gentile Direttore di NurseTimes,
sono Arianna Bufi, neolaureata in Infermieristica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Presento ai suoi lettori la mia tesi dal titolo “Complessità assistenziale, compromissione comunicativa e rischio di sviluppo di lesioni da pressione nei pazienti affetti da SLA: uno studio osservazionale retrospettivo”.
ABSTRACT
Background
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) determina un progressivo deterioramento motorio e comunicativo. Questo riduce l’autonomia e aumenta l’esposizione a complicanze assistenziali, tra cui le lesioni da pressione (LDP).
La compromissione della comunicazione può limitare la possibilità del paziente di segnalare dolore, discomfort posturale o necessità di riposizionamento. Tuttavia, il modo in cui questa condizione si inserisce nella relazione tra complessità assistenziale e rischio di LDP non è stato ancora chiarito. Lo studio si propone di descrivere l’associazione tra complessità assistenziale e rischio di LDP nei pazienti con SLA. Inoltre, si propone di valutare se tali variabili differiscano tra pazienti con e senza compromissione comunicativa documentata.
Metodo
È stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo arruolando pazienti affetti da SLA ricoverati in un ospedale universitario. La complessità assistenziale è stata misurata attraverso il numero di diagnosi infermieristiche (NDs) attive. Nel frattempo, il rischio di LDP è stato valutato tramite punteggio della scala di Braden. La presenza di compromissione comunicativa, rilevata e documentata durante l’assessment infermieristico mediante i modelli funzionali della salute di M. Gordon, è stata classificata come variabile dicotomica (sì/no). È stata utilizzata per suddividere il campione in gruppi al fine di effettuare i confronti. Sono state eseguite analisi di correlazione di Pearson per valutare l’associazione tra complessità assistenziale e punteggio Braden. Inoltre, sono stati condotti t-test per campioni indipendenti per confrontare i valori medi di complessità assistenziale e Braden tra i pazienti con e senza compromissione comunicativa.
Risultati
Sono stati inclusi nello studio 163 pazienti con diagnosi di SLA. Tra questi, oltre la metà presentava compromissione della comunicazione documentata in assessment (61,3%). Complessivamente sono state identificate 564 diagnosi infermieristiche, con una media di 3,46 diagnosi per paziente (DS = 3,29). Le diagnosi più frequenti riguardavano Compromissione della mobilità, Compromissione della deglutizione, Rischio di caduta, Compromissione del modello respiratorio e Carenza nutrizionale. Questi dati delineano un quadro assistenziale caratterizzato da bisogni molteplici e interconnessi. Il punteggio medio della scala di Braden è risultato pari a 16,6 (DS = 4,39), indicativo di un rischio moderato di sviluppo di lesioni da pressione.
L’analisi correlazionale ha mostrato un’associazione negativa e statisticamente significativa tra complessità assistenziale e punteggio Braden (r = –0,323; p < 0,001). Questo evidenzia che un incremento del numero di diagnosi infermieristiche si associa a un punteggio Braden più basso e, quindi, a un maggior rischio di lesioni da pressione. Il confronto tra gruppi ha evidenziato che i pazienti con compromissione comunicativa presentavano un punteggio Braden significativamente inferiore rispetto a quelli senza compromissione (media = 15,60; DS = 4,69 vs 17,26; DS = 4,09). Questo corrisponde a un rischio più elevato di sviluppare lesioni da pressione (t(161) = –2,378; p = 0,019; d = –0,383). Non sono invece emerse differenze significative nella complessità assistenziale tra i pazienti con compromissione comunicativa e i pazienti senza compromissione.
Conclusioni
La compromissione comunicativa nei pazienti con SLA non si associa a una maggiore complessità assistenziale. Tuttavia, sembra collegata a un rischio più elevato di lesioni da pressione, probabilmente perché rende più difficile segnalare precocemente dolore, disagio o necessità di riposizionamento. Integrare strumenti di comunicazione alternativa e intensificare il monitoraggio infermieristico può contribuire a migliorare la prevenzione delle lesioni da pressione in questa popolazione. Studi futuri, condotti su campioni più ampi, preferibilmente con disegno di studio prospettico e multicentrico, potranno chiarire in che misura la compromissione comunicativa contribuisca all’aumento del rischio di lesioni da pressione. Questi studi potranno supportare lo sviluppo di protocolli assistenziali preventivi condivisi e trasferibili tra setting diversificati.
Parole chiave: Sclerosi Laterale Amiotrofica, Compromissione comunicativa, Complessità assistenziale, Diagnosi infermieristiche, Lesioni da pressione, Scala di Braden, Assistenza infermieristica.
Dott.ssa Arianna Bufi
Scopri su NurseTimes la nuova piattaforma dedicata alla condivisione delle Tesi di Laurea (Vedi articolo). Clicca su https://tesi.nursetimes.org/ e accedi alla tua Area Riservata per sfruttare al massimo le funzionalità offerte dalla nostra piattaforma dedicata. NurseTimes offre maggiore visibilità ai vostri questionari attraverso l’utilizzo dei nostri gruppi Facebook, Twitter, Linkedin, Instagram e raggiungere così molti più utenti.
Lascia un commento