Il presidente Fausto Sposato: «Non è una punizione ma un atto dovuto» — l’Ordine revoca le iscrizioni per morosità prolungata, comunica i datori di lavoro e tutela servizi e regole professionali.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Cosenza ha deliberato la cancellazione di 400 iscritti per morosità: una notizia che interessa direttamente la sanità locale, la gestione delle risorse umane negli ospedali e la credibilità della professione infermieristica.
La decisione — spiegata dal presidente Fausto Sposato e dal direttivo — arriva dopo una lunga attività istruttoria: solleciti, tentativi di regolarizzazione e applicazione puntuale del regolamento dell’Ordine. Secondo il comunicato, la cancellazione è stata adottata in applicazione delle norme interne che prevedono la perdita dell’iscrizione in caso di contributi non versati per periodi prolungati.
Cosa comporta la cancellazione
La cancellazione dall’albo per morosità implica la perdita del titolo a esercitare la professione fino a eventuale regolarizzazione: l’esercizio della professione in assenza di iscrizione configura esercizio abusivo, con potenziali conseguenze penali e disciplinari. Inoltre, la prassi ordinistica prevede che la deliberazione sia comunicata ai datori di lavoro interessati, i quali — in base alla normativa vigente e alle circolari aziendali — sono tenuti a sospendere dal servizio (e di fatto la retribuzione) il personale non più iscritto all’albo.
Questa dinamica crea immediati riflessi su reparti e servizi ospedalieri: la sospensione di personale può aggravare situazioni di carenza già esistenti, benché l’Ordine ribadisca che la misura è necessaria per garantire l’equilibrio economico e la trasparenza della struttura ordinistica.
Le parole del presidente
«Non è una punizione, ma un atto dovuto per tutelare la dignità della professione infermieristica», ha dichiarato il presidente Fausto Sposato, sottolineando che il Consiglio ha cercato tutte le strade per la regolarizzazione prima di arrivare alla cancellazione. Il richiamo è al rispetto degli obblighi contributivi come elemento di credibilità e tutela collettiva.
Contesto normativo e prassi degli Ordini
La procedura seguita dall’OPI di Cosenza si inserisce in una prassi ormai consolidata in molti Ordini provinciali: notifiche agli iscritti, termini per ricorsi, comunicazione ai datori di lavoro e possibilità di recupero del debito per la reiscrizione. Le FAQ della Federazione Nazionale OPI chiariscono che la cancellazione non estingue il debito e che la re-iscrizione richiede il saldo delle posizioni pregresse, salvo prescrizione.
Redazione NurseTimes
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