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Liste d’attesa in sanità, lo strano caso degli appuntamenti fittizi a Cuneo: Regione Piemonte vuole vederci chiaro

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Dopo il caso degli appuntamenti fittizi per una radiografia all’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, sollevato dalla consigliera regionale Giulia Marro (Avs), la Regione Piemonte sta svolgendo controlli a tappeto su tutto il territorio regionale per verificare lo stato delle liste d’attesa in sanità. Sotto la lente d’ingrandimento, la gestione delle prenotazioni nelle Asl e negli ospedali.

La denuncia di Marro è stata rilanciata dalla capogrupp Avs, Alice Ravinale, che nel question time presentato in Consiglio regionale ha segnalato all’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, come a Cuneo “vengano rilasciati appuntamenti fittizi, spesso in orari assurdi come la notte, con la promessa di essere richiamati successivamente, anche per esami con priorità B, da effettuarsi entro dieci giorni”.

Non si è fatta attendere la replica dell’Asl Cuneo, la quale ha precisato che si tratterebbe di appuntamenti provvisori, fissati per avere il tempo di verificare l’appropriatezza della prescrizione, soprattutto per le visite in cui si usano apparecchiature di radiodiagnostica.

Un concetto ribadito in una lettera firmata dai capi dipartimento dell’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo: “Quando arriva una prescrizione l’appuntamento inserito a sistema può inizialmente risultare ‘provvisorio’. Non si tratta di un rallentamento o di una complicazione: è il passaggio indispensabile attraverso cui i medici radiologi e nucleari verificano l’appropriatezza della richiesta, come previsto dalla legge e dalle disposizioni regionali. Solo dopo questa verifica, si riceve la conferma della data definitiva dell’esame”.

Questa procedura, si legge ancora nella lettera, “evita di sottoporre i cittadini a esami non necessari; libera rapidamente gli slot occupati da prescrizioni non corrette, rendendoli disponibili per chi ne ha reale bisogno; migliora l’organizzazione delle agende e delle risorse umane, tecnologiche ed economiche, permettendo di aumentare l’efficienza del servizio”.

Sarà, ma qualche dubbio sorge spontaneo. La procedura adottata a Cuneo è da considerarsi ammissibile o no? E ancora: esistono prenotazioni fissate con questa tecnica anche nel resto del Piemonte? E sono conteggiate o no per valutare lo smaltimento delle liste d’attesa?

Dubbi condivisi anche fuori dal territorio dell’Asl Cuneo. L’Ordine dei Medici di Torino, ad esempio, definsce “maldestra” tale gestione degli appuntamenti, argomentando che inventare un appuntamento che non potrà esserci è un problema di incapacità organizzativa. L’Asl Torino, dal canto suo, esclude “categoricamente” che una simile procedura venga adottata nei suoi ospedali. Come pure l’Ospedale Mauriziano di Torino: “Da noi l’appuntamento viene dato nel giorno e nell’orario in cui la prestazione deve essere effettuata”.

Da qui la decisione della Regione Piemonte di effettuare controlli a tappeto, affidati a una squadra di cinque persone. “La direzione regionale della Sanità sta effettuando una dettagliata verifica su tutte le prenotazioni delle agende del Sovracup – annuncia l’assessore Riboldi –. Non appena disponibili, i risultati della verifica saranno resi noti e condivisi”.

Redazione Nurse Times

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