Mattia Montanari denuncia l’insulto sul suo armadietto. Ausl Romagna valuta azioni legali. Regione e sindacati parlano di gesto vile e inaccettabile.
Un episodio di discriminazione è stato denunciato all’ospedale Bufalini di Cesena. L’infermiere Mattia Montanari, 32 anni, dipendente dell’Ausl Romagna, ha trovato un insulto omofobo, vergato con pennarello indelebile nero, sul proprio armadietto nello spogliatoio del personale.
La vicenda, resa nota dallo stesso infermiere e dall’associazione Agedo Rimini-Cesena, ha suscitato la reazione della direzione aziendale, dei sindacati, del sindaco e della Regione Emilia-Romagna, con l’apertura di un’indagine interna e l’annuncio di possibili provvedimenti.
La testimonianza di Montanari e la denuncia formale
“Sono entrato e ho subito notato questa scritta – racconta Montanari, che lavora come infermiere in sala operatoria -. La mia reazione di choc non è passata inosservata a chi era presente”. L’offesa, apparsa di prima mattina al rientro dalle ferie, è stata riportata da Montanari come “Fr… del c…o”, un insulto diretto e inequivocabile: “Sono subito andato dal coordinatore del reparto, che mi ha garantito che sarà fatta chiarezza. Io intanto mi sono subito rivolto al presidio di polizia in ospedale e nei prossimi giorni farò denuncia formale”.
Montanari aggiunge di non ricordare episodi analoghi in reparto: “Giusto qualche commento qua e là, ma nulla di paragonabile a questo. Gli armadietti non sono nominativi, quindi chi ha commesso questo gesto sapeva che ero in ferie e lo ha pianificato”. Con la sua denuncia pubblica l’infermiere ha voluto “accendere i riflettori” su un episodio che, secondo lui e le organizzazioni coinvolte, non è isolato.
La posizione di Ausl Romagna e Agedo Rimini-Cesena
L’Ausl Romagna, con una nota ufficiale, ha espresso “la sua più totale solidarietà e vicinanza al dipendente coinvolto” e ha annunciato che “faremo tutto il possibile per fare luce sull’accaduto, valutando anche le possibili azioni legali da intraprendere”. Questo perché “Riteniamo che la discriminazione e l’offesa non abbiano alcun posto all’interno della nostra Azienda”.
Agedo Rimini-Cesena – associazione di genitori, parenti e amici di persone LGBTQ+, fondata nel 1993 – ha definito il gesto “omofobo, con possibili profili di rilevanza penale”. Mara Bruschi, presidente di Agedo Rimini-Cesena, ha sottolineato che “la scritta non è stata percepita solo come un grave atto di bullismo, ma come un grave gesto omofobo lesivo della dignità della persona”. L’associazione ha richiesto un incontro urgente con il direttore generale dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori, e con la direttrice sanitaria Francesca Bravi.
Reazioni politiche e sindacali
Sdegno unanime da parte delle istituzioni locali. Il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, ha definito il fatto “un gesto vile e intollerabile”, che offende non solo la persona coinvolta, ma i valori della convivenza civile. Parole di condanna anche dal presidente della Regione, Michele de Pascale, e dall’assessora regionale alle Pari opportunità, Gessica Allegni: “In Emilia-Romagna l’odio omofobico non può e non deve passare. È ancora più grave e odioso che sia accaduto negli spazi di un ospedale”.
Anche i sindacati Fp Cgil e Cisl Forlì-Cesena hanno parlato di “fatto inaccettabile”, sottolineando come simili episodi ledano la dignità personale e minino un ambiente di lavoro sano e inclusivo.
La condanna di Nurse Times
Come redazione di Nurse Times, non possiamo che esprimere la più ferma condanna verso quanto accaduto all’ospedale Bufalini di Cesena. Gli episodi di discriminazione e violenza verbale nei confronti degli operatori sanitari rappresentano una ferita non solo per le vittime, ma per l’intera comunità professionale e civile. La sanità deve restare un luogo di cura, rispetto e accoglienza, dove ogni persona – lavoratore o paziente – possa sentirsi tutelata nella propria dignità.
Ribadiamo che non vi è spazio per odio e pregiudizio nei reparti, negli ospedali e in nessun contesto sociale. Siamo al fianco dell’infermiere coinvolto e di quanti quotidianamente, con professionalità e dedizione, garantiscono la salute dei cittadini. Nurse Times continuerà a dare voce a chi subisce discriminazioni, affinché la cultura del rispetto e dell’inclusione prevalga sempre su ogni forma di intolleranza.
Redazione Nurse Times
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