Aggressione ai danni di un Infermiere del 118 durante un intervento al Cara di Bari-Palese. L’Opi Bari ribadisce: la sicurezza degli operatori sanitari deve diventare una priorità assoluta
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bari esprime la propria più ferma condanna per la violenta aggressione avvenuta lo scorso 20 agosto ai danni di un infermiere del 118, colpito da un paziente detenuto presso il Cara di Bari-Palese e trasportato in ambulanza verso l’ospedale San Paolo. Durante l’aggressione è rimasta coinvolta anche una soccorritrice. Solo il tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine, a cui va il nostro ringraziamento, ha evitato conseguenze ancora più gravi.
Non si tratta purtroppo di un episodio isolato. Appena pochi giorni prima, il 14 agosto, un altro infermiere del 118 barese era stato vittima di un’aggressione da parte di un paziente psichiatrico durante un intervento.
Due episodi ravvicinati che riportano drammaticamente all’attenzione la fragilità del sistema di emergenza-urgenza, dove i professionisti operano in condizioni di crescente affaticamento e rischio.
Come OPI Bari, esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza ai colleghi coinvolti in questi gravi fatti e ribadiamo con forza che:
- la sicurezza degli operatori sanitari deve diventare una priorità assoluta. Servono misure concrete di prevenzione e protezione, sia a bordo delle ambulanze che nei pronto soccorso, con particolare attenzione ai casi complessi come quelli che riguardano detenuti e pazienti psichiatrici;
- è necessario rivedere con urgenza i protocolli di trasporto sanitario. Attualmente, infatti, non è prevista la presenza delle Forze dell’Ordine all’interno dei mezzi del 118 durante il trasporto di autori di reato del Cara, a differenza di quanto accade nei trasferimenti gestiti per il carcere di Bari. Questa lacuna espone gli operatori a rischi inaccettabili e deve essere colmata senza ulteriori indugi;
- occorrono organici adeguati, formazione specifica, supporto psicologico e legale per chi subisce violenze, oltre a una cultura del rispetto verso chi garantisce, spesso in condizioni difficilissime, un servizio essenziale alla collettività.
Gli infermieri e tutti gli operatori dell’emergenza-urgenza rappresentano il presidio più immediato di salute per i cittadini. Esporli a violenze fisiche o verbali significa minare le fondamenta stesse del sistema sanitario.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bari continuerà a chiedere con determinazione interventi rapidi e concreti affinché siano garantite sicurezza, dignità e tutela a chi, ogni giorno, si prende cura della comunità.
Redazione NurseTimes
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