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Infermiera ai domiciliari: accusata di aver rubato quasi 100mila euro agli anziani fragili

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Guardia di Finanza: concorso per 5 infermieri, 3 fisioterapisti e 3 TSRM
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La Guardia di Finanza indaga su presunte appropriazioni di somme versate da parenti e tutori di anziani nelle residenze: accuse di peculato, furto e sequestro preventivo

Un’indagine della Guardia di Finanza di Pesaro-Urbino ha portato agli arresti domiciliari un’infermiera attiva nell’entroterra pesarese. Questa infermiera è accusata di peculato e furto. Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe approfittato della condizione di fragilità fisica e psicologica di pazienti ospiti di residenze per anziani. L’accusa è che si sarebbe fatta consegnare denaro da parenti e tutori. Questo denaro sarebbe stato poi usato per fini personali. Le notizie sull’inchiesta includono il sequestro preventivo di somme e strumenti. Questi sono ritenuti utili alle indagini. 

I fatti principali

Nei primi rilievi investigativi, emerge che:

  • la persona indagata rivestiva un ruolo operativo all’interno di strutture per anziani. Secondo la ricostruzione, avrebbe richiesto a parenti o tutori somme di denaro giustificate come spese per medicinevestiti, igiene personale o trasferimenti sanitari;
  • i pagamenti sarebbero stati effettuati tramite bonifici, ricariche o accrediti su carte intestate all’infermiera. Queste operazioni tracciabili — secondo gli inquirenti — sono state però utilizzate prevalentemente per spese personali;
  • in un caso specifico contestato dagli investigatori, l’indagata si sarebbe impossessata della carta bancomat e del PIN di un ospite. Avrebbe prosciugato il conto con prelievi e pagamenti. L’importo contestato in questo episodio supera i 30.000 euro;
  • complessivamente, il profitto illecito contestato dagli inquirenti ammonterebbe a una cifra prossima ai 100.000 euro, con decine di ospiti coinvolti nelle verifiche.
Procedimenti e provvedimenti

La Procura competente ha avviato accertamenti e richiesto il sequestro preventivo di somme e dispositivi (telefoni, computer, documentazione amministrativa) ritenuti utili per l’indagine. Contestualmente, è stato disposto l’arresto domiciliare per la persona indagata. Le misure sono finalizzate sia ad assicurare la conservazione delle prove sia a impedire possibili reiterazioni del fatto.

Aspetti legali e presunzione di innocenza

È fondamentale ricordare il principio della presunzione di innocenza. Le accuse formulate dalla Guardia di Finanza sono al momento oggetto di indagine. La responsabilità penale sarà accertata solo dall’autorità giudiziaria con una sentenza definitiva. L’indagine punta a chiarire dinamiche e responsabilità. Inoltre, essa cerca di stabilire la reale entità dei prelievi contestati.

Redazione NurseTimes
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