Nella serata di lunedì 23 giugno una paziente psichiatrica ha aggredito in strada con morsi, sputi e calci il medico e l’infermiere di un’automedica a San Prisco (Caserta). Sebbene la donna fosse nota per i suoi comportamenti violenti, l’intervento del personale sanitario, che nell’occasione ha riportato ferite con prognosi di quattro giorni, è avvenuto senza alcun supporto: niente forze dell’ordine né protezioni adeguate. L’autrice dell’aggressione è stata poi trasportata in codice rosso all’SPDC dell’ospedale di Sessa Aurunca.
Piena solidarietà al medico e all’infermiere è stata espressa da Cisl Fp Caserta, che ribadisce la necessità di garantire maggior sicurezza agli operatori sanitari, denunciando anche l’assenza di confronto con le due aziende sanitarie del territorio. “Le aggressioni – afferma Nicola Cristiani, segretario provinciale del sindacato – continuano a susseguirsi, eppure nessuno chiama il sindacato al tavolo: nessuna convocazione, nessuna programmazione condivisa, nessuna misura preventiva. Solo silenzio e scaricabarile. Non possiamo continuare ad accettare che infermieri, medici e soccorritori siano mandati allo sbaraglio, senza protezioni e senza supporti”.
Aggiunge il segretario di Cisl Fp Caserta: “La lista degli episodi è lunga e inaccettabile: dal carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove un’infermiera è stata aggredita, ai Pronto soccorso di Aversa e Caserta, fino al reparto di Chirurgia del Moscati. Un bollettino di guerra che non può essere più ignorato”.
Cisl Fp torna dunque a chiedere con urgenza “la convocazione di un tavolo inter-aziendale sulla sicurezza del personale; l’adozione di protocolli specifici per gli interventi ad alto rischio, in collaborazione con le forze dell’ordine; la presenza costante del sindacato nei processi decisionali che riguardano il personale; formazione e supporto psicologico per chi subisce aggressioni; campagne di sensibilizzazione, rivolte ai cittadini, per tutelare chi lavora per salvare vite”.
Conclude Cristiani: “Non ci basta più la solidarietà a posteriori: vogliamo prevenzione, coinvolgimento e rispetto. Se le aziende sanitarie continueranno a ignorare le nostre richieste, valuteremo azioni forti, anche clamorose, per rompere questo muro di indifferenza. Il personale sanitario non è carne da macello. Cisl Fp c’è e non resterà a guardare”.
Redazione Nurse Times
Articoli correlati
- Rovigo, sanitari sotto attacco: Cisl Fp dice basta alla violenza negli ospedali
- Asl Caserta, Cisl Fp invoca la stabilizzazione dei precari e lo scorrimento delle graduatorie
- Infermiere aggredito in Psichiatria a Brindisi. Cisl Fp: “Quattro episodi in poche settimane. Ora basta!”
- Unisciti a noi su Telegram https://t.me/NurseTimes_Channel
- Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
- Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
- Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
- Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
Lascia un commento