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Rovigo, sanitari sotto attacco: Cisl Fp dice basta alla violenza negli ospedali

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Due aggressioni in meno di 48 ore al Pronto soccorso dell’ospedale di Rovigo. Due operatori sanitari, persone che ogni giorno dedicano la propria vita alla cura degli altri, sono stati vittime di atti di violenza intollerabili. Sono gli ennesimi episodi di un’escalation che, purtroppo, si sta verificando con una frequenza preoccupante.

Ieri mattina la Cisl Fp Padova e Rovigo ha organizzato un presidio per dire basta. Per lanciare un messaggio forte: gli operatori sanitari non possono e non devono essere lasciati soli di fronte a una situazione insostenibile.

“Non possiamo accettare tutto questo come normale – ha dichiarato Andrea Ricci, segretario generale territoriale di Cisl Fp Padova e Rovigo -. Viviamo in un contesto sociale sempre più complesso, in cui il disagio e le frustrazioni si trasformano spesso in atti di violenza. Ma questo non può e non deve ricadere su chi lavora in prima linea per garantire la salute pubblica”.

Il Covid e le nuove sfide della sanità

La pandemia ha lasciato una scia di cambiamenti e difficoltà che hanno amplificato problemi già esistenti. I pronto soccorso, sovraffollati e con tempi di attesa spesso estenuanti, sono diventati il simbolo di un sistema che necessita di essere ripensato.

Carlo Cogo, dirigente sindacale di Cisl Fp Padova e Rovigo, ha sottolineato l’urgenza di interventi strutturali: “Il Covid ci ha dimostrato che l’organizzazione ospedaliera, che poteva funzionare prima, oggi non è più adeguata. Bisogna investire sulla sanità territoriale: guardie mediche, infermieri di famiglia e assistenza domiciliare possono rappresentare una risposta concreta per limitare gli accessi non necessari ai pronto soccorso”.

Più sicurezza e informazione

Cisl Fp Padova e Rovigo chiede un piano strategico che coinvolga istituzioni, enti locali e forze dell’ordine. Un lavoro sinergico per garantire maggiore sicurezza agli operatori sanitari e agli utenti, insieme a una campagna di sensibilizzazione che possa educare i cittadini al corretto utilizzo dei servizi sanitari.

“È una questione culturale – ha spiegato Ricci -. Per anni le persone si sono rivolte al pronto soccorso anche per problemi non urgenti, spesso a causa di una scarsa informazione o di alternative insufficienti. Bisogna investire in comunicazione e prevenzione, per evitare che si esasperi un clima già molto teso”.

Cisl Fp al fianco dei lavoratori e degli utenti

Durante il presidio la direzione generale dell’Ulss 5 Polesana ha mostrato apertura e volontà di collaborare: un segnale positivo in un momento così delicato. “Siamo qui per difendere i lavoratori e per tutelare anche l’utenza – ha concluso Ricci -. La sicurezza è un diritto di tutti e la violenza non può mai essere giustificata”.

Questa mobilitazione lancia un appello forte e chiaro: servono azioni concrete e immediate per proteggere chi ogni giorno si prende cura di tutti noi. Cisl Fp Padova e Rovigo fa asapere che continuerà a lottare affinché nessun operatore sanitario debba più temere per la propria incolumità.

Matteo Lucio Maiolo

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