“Sui medici gettonisti siamo stati i primi a intervenire e a far capire quanto sia sbagliato ricorrere a questo tipo di professionisti per la sanità. Adesso ragioneremo insieme alle Regioni per trovare una soluzione nell’interesse primario e unico dei cittadini”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a margine della seconda giornata degli Stati Generali della Prevenzione (Napoli, 16-17 giugno).
Schillaci ha poi risposto a una domanda sulla prossima scadenza – il 30 luglio – dei contratti dei medici gettonisti che coprono i turni in ospedali e pronto soccorso. Scadenza che potrebbe mettere in difficoltà l’organizzazione dei reparti. “Dopo quella data vogliamo continuare ad assicurare servizi importanti come il pronto soccorso, ma dobbiamo dare un messaggio chiaro: i gettonisti non possono essere l’unica risposta che il Ssn dà, soprattutto nei reparti d’emergenza”.
Sempre Schillaci: “Noi vogliamo che i medici entrino dalla porta principale del Ssn. Questo vuol dire fare un concorso, essere assunti e lavorare a tempo pieno per la sanità pubblica. Ora dobbiamo capire la situazione regione per regione e verificare quanti gettonisti operano nei vari servizi. Dobbiamo dare il segnale che non è questo il modo per andare avanti. Ciò che viene speso per i gettonisti può essere usato per le assunzioni. Le professionalità ci sono. Se tanti giovani scelgono di fare i gettonisti, sono convinto che rientrerebbero nel Ssn”.
Redazione Nurse Times
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