Jacopo, studente molisano, fuorisede a Bologna, si vede negare una visita medica per i debiti della sua Regione. La FIALS attacca l’Emilia-Romagna: “È malasanità istituzionalizzata”
Bologna, 17 Maggio 2025 – Regione che lo ospita gli nega cure perchè la sua di origine ha troppi debiti. Un semplice tentativo di prenotare una visita medica ha scoperchiato un nuovo caso di malasanità e disparità nell’accesso alle cure. Jacopo De Vincentiis, 21 anni, originario di Campomarino (Molise) e da tre anni fuorisede a Bologna, ha denunciato pubblicamente di non poter accedere al Servizio Sanitario dell’Emilia-Romagna. Il motivo? La Regione d’origine, il Molise, è troppo indebitata per garantire la presa in carico dei suoi residenti in altre regioni.
La scoperta ha lasciato il giovane «disorientato, arrabbiato e deluso». In una lunga lettera indirizzata ai vertici regionali molisani – Francesco Roberti (Presidente della Giunta), Quintino Pallante (Presidente del Consiglio Regionale), e agli assessori Gianluca Cefaratti e Michele Iorio – Jacopo ha espresso tutto il suo sconcerto: «Il diritto alla salute non può essere condizionato da confini amministrativi. È una discriminazione bella e buona».
La rabbia della FIALS: “Vergognoso rifiuto di cura, va fermato”
Non si è fatta attendere la dura presa di posizione della FIALS. Il sindacato dei lavoratori della sanità, che punta il dito direttamente contro la regione Emilia-Romagna. La sigla parla apertamente di “malasanità istituzionalizzata” e accusa il sistema di generare ingiustizie pericolose. Questa la posizione di Fials, espressa attraverso il segretario regionale Alfredo Sepe: «È vergognoso che un giovane venga rifiutato solo perché proviene da una Regione in difficoltà economica. L’Emilia-Romagna ha il dovere morale e costituzionale di garantire cure a tutti».
La FIALS chiede l’apertura immediata di un tavolo tecnico tra Ministero, Regioni e rappresentanze sanitarie per risolvere quella che definisce una “crisi etica e politica del nostro sistema sanitario nazionale”.
Regione nega cure, l’appello di Jacopo
Nel suo appello, riportato da Termolionline, Jacopo ha anche puntato il dito contro le istituzioni molisane: «Se amministrare significa accompagnare il Molise verso il baratro, state tradendo la nostra fiducia». E ha chiesto un cambio di passo reale, non solo parole.
La sua vicenda ha acceso un faro su un problema strutturale: la malasanità interregionale, che colpisce in particolare giovani, anziani e pendolari. Senza un intervento deciso, l’universalità del Servizio Sanitario rischia di diventare solo un principio teorico.
Redazione NurseTimes
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