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Emergenze sanitarie: dall’Ecdc il piano di preparazione

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Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato le “Raccomandazioni per la pianificazione della preparazione alle minacce alla sanità pubblica”, documento che, basandosi sulle lezioni apprese dalla pandemia di Covid-19, ma anche dall’epidemia di Mpox multinazionale del 2022-2023, fornisce un pacchetto di raccomandazioni pratiche per gli Stati membri dell’Unione Europea (Ue) e dello Spazio Economico Europeo (See). Il messaggio ai decisori politici è chiaro: prepararsi ora a nuove emergenze sanitarie per non esporsi a costi molto più elevati in futuro.

Le raccomandazioni dell’Ecdc seguono un modello ciclico di preparazione, suddiviso in tre fasi principali:

  • Anticipazione – Gli Stati sono invitati a condurre valutazioni del rischio trasversali, pianificare scenari e utilizzare strumenti come il Joint External Evaluation (JEE) e il Self-Assessment Annual Reporting (SPAR).
  • Risposta – Si raccomandano la creazione di strutture di coordinamento nazionale, il potenziamento dei centri operativi per le emergenze sanitarie e l’adozione di sistemi di sorveglianza digitale avanzata, come EpiPulse.
  • Recupero – Dopo un’emergenza, è essenziale eseguire revisioni post-crisi (AAR e IAR), rafforzare il personale sanitario e ripristinare la fiducia pubblica nel sistema sanitario.

“Abbiamo presentate raccomandazioni specifiche per i pianificatori in ogni fase del ciclo continuo di preparazione (anticipazione, risposta e recupero), seguendo una struttura prototipo di un piano di preparazione e risposta – precisa l’Ecdc -. In ogni sezione abbiamo presentato un esempio pertinente da uno Stato membro o da un’organizzazione internazionale per illustrare la loro pratica o tentare di implementare le lezioni dopo il Covid-19 o l’epidemia di Mpox. Questi esempi sono stati identificati tramite revisione della letteratura o comunicazione con i rappresentanti dei Paesi all’interno della rete Ecdc per la preparazione e la risposta”.

Consulta il documento

Redazione Nurse Times

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