Ha suscitato non poche polemiche la decisione dell’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) di raddoppiare gli stipendi dei manager delle partecipate del sistema sanitario regionale. Una manovra che destinerà oltre mezzo milione di euro all’incremento dei compensi: fino a 110mila euro per i vertici delle società più grandi e 56mila euro per quelle di fascia A,
Il governo regionale aveva già tentato di inserire questa misura nella Finanziaria, salvo poi stralciarla per via delle critiche ricevute. Tuttavia l’esecutivo ha deciso di ripresentarla sotto forma di disegno di legge autonomo, cercando di accelerarne l’approvazione con un limite ridotto per gli emendamenti, causando ulteriore malcontento tra i componenti della commissione.
Oltre agli stipendi raddoppiati peri manager, sono previsti nuovi bonus per chi ricopre più incarichi: si parla di indennità aggiuntive di 27mila euro per le aziende più grandi, 14mila per la fascia B e 7mila per le realtà più piccole. Inoltre il nuovo sistema di fasce ridisegna i compensi dei presidenti delle partecipate, che fino a poco tempo fa non superavano i 35mila euro.
Il Codacons ha duramente criticato questa scelta, parlando di “vergognosa ingiustizia” e annunciando possibili azioni per bloccare gli aumenti: “Mentre la gente soffre e la sanità affonda i politici pensano solo ad aumentare gli stipendi dei manager. È un insulto alla Sicilia e ai suoi cittadini. Non ci stiamo: questi soldi devono andare alla sanità, ai cittadini, non ai soliti privilegiati”.
Redazione Nurse Times
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