“Quanto accaduto nelle ultime ore all’interno del carcere di Frosinone ci deve portare a una forte riflessione. Prima di tutto occorre condannare con forza questo ennesimo atto di aggressione ai danni del personale della sanità pubblica. Episodi sempre più ricorrenti, che mettono seriamente a rischio il personale di questo comparto”. Lo afferma Antonio Cuozzo (foto), segretario generale di Cisl Fp Frosinone, commentando l’aggressione dei tre infermieri nel carcere di Frosinone.
“Ormai quasi quotidianamente – prosegue – riceviamo denunce per un’aggressione verbale o fisica nei confronti del personale sanitario. In tutto questo pesa molto la mancata firmata del Ccnl Sanità pubblica, che prevedeva specifiche tutele per i lavoratori e le lavoratrici. Infatti nel documento si prevedeva l’assunzione da parte del datore di lavoro di ogni onore di difesa per tutti i gradi di giudizio, inclusi gli oneri relativi a consulenti tecnici e alle fasi preliminari”.
Conclude segretario generale di Cisl Fp Frosinone: “Il dipendente poteva individuare un legale o un consulente tecnico, inoltre era previsto anche il supporto psicologico alla vittima di aggressione. Tutto questo, però, oggi non è possibile a causa di qualche sigla sindacale che impedisce la sottoscrizione del Contratto collettivo. Una mancanza che oggi si traduce nell’impossibilità di assicurare a lavoratori e lavoratrici tutte le tutele previste”.
Redazione Nurse Times
Articoli correlati
- Frosinone, detenuto armato di lametta aggredisce tre infermieri in carcere
- Aggressione omofoba a Milano: infermiere preso a pugni per strada
- Maruggio (Taranto), dottoressa della guardia medica si dimette dopo aggressione
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
Lascia un commento