In un sistema sanitario che cerca ancora di trovare un equilibrio tra efficienza e umanità arriva una proposta che potrebbe rappresentare una svolta storica per tutti i professionisti della salute. Saverio Proia, già consulente in materia di professioni sanitarie e relazioni sindacali presso il ministero della Sanità, nonche consulente Aran per i contratti della sanità, intervenendo alla Commissione Affari sociali della Camera ha illustrato un piano ambizioso e articolato che mette al centro chi ogni giorno si impegna a garantire il diritto costituzionale alla salute.
Professionisti della salute: il cuore del cambiamento
Il progetto di Proia punta all’istituzione di una categoria speciale dei Professionisti della salute, riconoscendo il loro ruolo strategico e la necessità di una contrattazione collettiva dedicata. Un passo necessario per superare le attuali contraddizioni e per restituire dignità a chi opera in prima linea.
Depenalizzare l’atto sanitario: un segnale di fiducia
Tra le novità più significative, la proposta di depenalizzare l’atto medico e sanitario, salvo casi di colpa grave. Un cambiamento che alleggerirebbe la pressione psicologica sui professionisti, consentendo loro di concentrarsi sull’essenziale: prendersi cura del paziente.
Più sicurezza e umanità nei luoghi di cura
La sicurezza nei luoghi di lavoro è un altro pilastro della riforma proposta da Proia. Si propone l’installazione di sistemi di videosorveglianza nei presidi a rischio e la presenza di personale di pubblica sicurezza nei DEA. Parallelamente si mira a promuovere l’umanizzazione delle cure attraverso campagne mediatiche che sensibilizzino la popolazione sul ruolo cruciale dei professionisti della salute.
Una formazione che guarda al futuro
Proia propone anche una riforma della formazione sanitaria, con l’istituzione di un’Accademia di Alta Formazione che unisca Ssn e università per garantire un percorso formativo più pratico e aderente alle esigenze del sistema. Per gli studenti e i professionisti in formazione si prevede l’introduzione di contratti di formazione-lavoro che garantiscano diritti e retribuzioni adeguate.
Non solo parole, ma risposte concrete
La riforma proposta da Proia risponde a una promessa rimasta finora inevasa: “Nulla sarà come prima”. Parole che, durante la pandemia, avevano acceso una speranza tra i professionisti della salute, ma che, nella fase successiva, si sono infrante contro il muro della realtà.
La voce della categoria
La proposta di Proia non è solo un elenco di idee, ma un appello a tutta la categoria: per ottenere il cambiamento servono partecipazione, unità e coraggio. La riforma non si limita a migliorare le condizioni economiche e lavorative, ma vuole restituire ai professionisti il ruolo di protagonisti nella programmazione e nell’attuazione delle politiche sanitarie.
È giunto il momento di restituire dignità, rispetto e riconoscimento a chi, ogni giorno, combatte l’unica guerra che vale davvero la pena combattere: quella per la salute di tutti noi. NurseTimes continuerà a seguire gli sviluppi di questa proposta, perché il cambiamento parte dalla consapevolezza e dall’azione di ognuno di noi.
Matteo Lucio Maiolo
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