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Contratto Sanità 2022-2024, De Palma (Nursing Up): “Lottiamo perché sia riconosciuto il valore degli Infermieri. È ora di cambiare”

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Il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) 2022-2024 per il comparto sanità ha scatenato un furioso dibattito, che ha messo in luce una verità sconvolgente: il valore dei professionisti sanitari, in particolare degli infermieri, non è stato riconosciuto come meritano. Nonostante le promesse di miglioramento, le risorse destinate a questa categoria sono state considerate insufficienti e inadeguate. Le critiche non sono tardate ad arrivare e tra i protagonisti di questa battaglia c’è Antonio De Palma, presidente del sindacato Nursing Up, che ha deciso di non firmare un Contratto che, a suo parere, non rende giustizia al sacrificio e alla dedizione degli operatori sanitari.

Le parole di Antonio De Palma: “Una lotta per il riconoscimento”

Il rinnovo del Contratto avrebbe dovuto essere una pietra miliare per il riconoscimento del lavoro degli infermieri, ma secondo De Palma si tratta di un “accontentarsi” che non fa giustizia al valore che questi professionisti portano ogni giorno. “Abbiamo deciso di non firmare questo contratto – afferma De Palma con fermezza – perché non riconosce il vero valore degli infermieri. Non basta un aumento di 135 euro al mese a un infermiere per colmare le lacune enormi che ci sono nella sanità. Questo Contratto non fa altro che consolidare il divario tra chi lavora sul campo e chi prende decisioni da scrivania”.

Secondo De Palma, il contratto non affronta le problematiche reali dei lavoratori sul campo: “La vera battaglia non è solo una questione salariale, ma riguarda la dignità di un’intera categoria. Le indennità sono irrisorie, l’aggiornamento professionale non è garantito e le risorse sono distribuite in modo ingiusto. Come possiamo chiedere agli infermieri di continuare a dare tutto se non ci sono condizioni adeguate per farlo?”

Un Contratto senza sostanza: le criticità che non possono passare inosservate

Nonostante le promesse di incrementi salariali, i numeri non sono convincenti. Un infermiere, secondo quanto previsto dal nuovo Contratto, potrebbe ricevere un incremento lordo di soli 135 euro al mese. Un compenso che, sottolinea De Palma, non corrisponde nemmeno a una minima compensazione per le ore di stress, fatica e sacrificio che i professionisti della sanità sono chiamati a sostenere. “Questi aumenti sono una beffa – incalza il presidente Nursing Up -. Se vogliamo davvero parlare di valorizzazione, dobbiamo fare di più. L’infermiere non è un numero che deve essere accontentato con uno stipendio che non arriva nemmeno a coprire i costi della vita”.

De Palma punta il dito anche contro la distribuzione delle risorse, che rischia di creare disparità tra gli operatori che operano in realtà sanitarie diverse. “Ci sono infermieri che lavorano in ospedali dove le condizioni sono estremamente difficili, eppure vengono trattati allo stesso modo di chi lavora in contesti più tranquilli. Questo è un errore. Ogni infermiere merita di essere valorizzato in base alle reali difficoltà che affronta quotidianamente”.

Le proposte di Nursing Up: un cambiamento urgente

Le soluzioni che De Palma propone non sono solo un aumento economico, ma una vera e propria rivoluzione nel modo in cui viene concepita la carriera infermieristica. “Vogliamo creare un percorso di carriera che permetta agli infermieri di crescere davvero. Questo Contratto non garantisce nulla di concreto per il futuro. Non basta un piccolo aumento per risolvere il problema di fondo. Chiediamo che ci siano investimenti significativi per la formazione continua, in modo che ogni infermiere possa evolversi nella propria professione senza essere costretto a sacrificare la propria vita personale”.

Nursing Up chiede anche che vengano tutelati gli infermieri più anziani, con la proposta di esentare gli over 60 dalle turnazioni notturne e dalle disponibilità. “Chi ha dato tutta la sua vita al servizio sanitario deve poter riposare, non continuare a essere messo alla prova senza alcun riconoscimento. La salute degli infermieri è altrettanto importante quanto quella dei pazienti”.

Un contratto storico? Solo se cambiano le regole del gioco

Nonostante le difficoltà, De Palma è ottimista sulla possibilità di un cambiamento reale: “Se questo Contratto dovesse essere modificato secondo le nostre proposte, potrebbe davvero essere una svolta storica per la professione infermieristica. Ma finché non vediamo i fatti, non possiamo essere soddisfatti. Chiediamo con forza che le parole diventino azioni concrete”.

Matteo Lucio Maiolo

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