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Tesi: Sudden infant death syndrome (S.I.D.S.). Il ruolo dell’infermiere nella sensibilizzazione ed educazione delle famiglie

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La dott.ssa Giulia Sarcina presenta la sua tesi infermieristica sulla “Sudden infant death syndrome (S.I.D.S.). Il ruolo dell’infermiere nella sensibilizzazione ed educazione delle famiglie

Abstract
Introduzione

La Sudden Infant Death Syndrome (S.I.D.S.) è definita come la morte improvvisa e inaspettata di un lattante di età inferiore a 1 anno, con inizio dell’episodio fatale apparentemente verificatosi durante il sonno. La S.I.D.S. presenta una più elevata probabilità di verificarsi nelle situazioni in cui sussistono alcuni fattori di rischio. Al fine di ridurre i tassi di mortalità per S.I.D.S. si presuppone che un incremento dei programmi educativi infermieristici rivolti ai genitori di neonati, associati a strategie preventive efficaci, possa essere una soluzione a tale problematica.

Obiettivo

L’obiettivo della ricerca mira ad analizzare, attraverso una revisione della letteratura scientifica, l’efficacia dell’educazione infermieristica rivolta ai neogenitori sui fattori di rischio e interventi più adeguati a prevenire la Sudden Infant Death Syndrome (S.I.D.S.).

Materiali e metodi

La presente tesi si basa su una revisiona della letteratura scientifica. Per la ricerca degli articoli sono state consultate le banche dati PubMed, Cinahl e Scopus tramite l’accesso alla Biblioteca Virtuale per la Salute Piemonte (B.V.S.P.) professioni sanitarie. La selezione degli articoli è avvenuta mediante metodologia PRISMA. Sono stati inclusi studi degli ultimi 10 anni (2014-2024) riguardanti una popolazione con età inferiore ai 12 mesi, con pertinenza al ruolo educativo dell’infermiere e all’aderenza alle raccomandazioni da parte dei genitori.

Risultati

Dalla ricerca bibliografica è emerso che, nonostante la consapevolezza delle raccomandazioni sul sonno sicuro, un ostacolo alla prevenzione della S.I.D.S. è rappresentato dalle difficoltà che i genitori riscontrano nell’applicazione di tali pratiche. Conoscere questo aspetto consente all’infermiere di effettuare interventi educativi personalizzati sul sonno sicuro. Le pratiche modificabili di cura dei neonati sono i fattori più importanti su cui genitori e operatori sanitari possono influire per ridurre il rischio di S.I.D.S.

Negli studi analizzati i programmi educativi offerti dagli operatori sanitari, abbinati a sondaggi pre-test, post-test e follow-up, hanno provocato cambiamenti positivi nei comportamenti dei genitori. Inoltre, sono state individuate differenti strategie preventive: l’utilizzo di sacchi nanna con una scritta ricamata “I sleep on my back”, brochure informative, programmi educativi, visite domiciliari post-dimissione, programmi BST (Behavior Skills Training) e libri per bambini sono risultati essere interventi efficaci nell’aumento delle conoscenze dei genitori sulle raccomandazioni sul sonno sicuro e nella riduzione del rischio di S.I.D.S.

Discussioni e conclusioni

Le campagne di salute sulla prevenzione non sono sufficienti e la mera conoscenza generale delle raccomandazioni non basta per ridurre il tasso di mortalità della S.I.D.S. Risulta, quindi, necessario il ruolo dell’infermiere nell’effettuazione di programmi educativi mirati, impiegando strategie preventive originali, semplici e applicabili per i genitori. L’utilizzo di brochure, libri per bambini, sacchi nanni, culle portatili certificate e sicure, programmi educativi di gruppo e/o online e un’assistenza continua si sono rivelate alternative educative efficaci nella riduzione di pratiche di sonno rischiose e, di conseguenza, nella diminuzione dei tassi di mortalità per S.I.D.S.

Dott.ssa Giulia SARCINA

Allegato

Tesi: Sudden infant death syndrome (S.I.D.S.). Il ruolo dell’infermiere nella sensibilizzazione ed educazione delle famiglie

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