La Procura di Foggia ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque persone nell’ambito dell’indagine sull’aggressione ai sanitari del Policlinico Riuniti, risalente al 4 settembre scorso. Si tratta dei famigliari della 22enne Natasha Pugliese, deceduta durante un intervento chirurgico nel reparto di Chirurgia toracica. In particolare, si tratta di padre, sorella, due fratelli e uno zio. Le ipotesi di reato contestate sono quelle di lesioni a personale sanitario, minacce e interruzione di pubblico servizio. L’udienza preliminare si svolgerà a dicembre.
Ricordiamo che la morte della ragazza scatenò la violenta reazione dei parenti, sfociata nella brutale aggressione ai sanitari del Riuniti di Foggia, tre dei quali che riportarono fratture, ferite e contusioni. I sanitari furono costretti a barricarsi in una stanza per sfuggire all’ira di una cinquantina di persone giunte da Cerignola, città di origine di Natasha.
La richiesta di rinvio a giudizio riguarda uno dei due filoni di indagine che la Procura ha aperto a seguito dell’episodio. L’altro filone è incentrato sull’eventuale colpa medica e vede indagati per omicidio colposo 20 tra medici e operatori sanitari del Riuniti di Foggia. A questi si è aggiunto, con l’accusa di omicidio stradale, il nome della persona che lo scorso 18 giugno investì la ragazza mentre era in monopattino.
Redazione Nurse Times
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