Grazie al recepimento della direttiva europea 2011/62/UE sui medicinali a uso umano da parte dell’Italia, si potrà acquistare sul web farmaci da banco (farmaci senza obbligo di ricetta medica) senza più neanche recarsi in farmacia. Quindi i farmaci ordinati verranno spediti direttamente a domicilio con un solo clic, ed avranno la garanzia di prodotto certificato e sicuro. Ovviamente non basterà recarsi su un qualsiasi sito di e-commerce: saranno autorizzate soltanto farmacie e parafarmacie, riconoscibili attraverso un “bollino di qualità”, un logo rilasciato dal Ministero della Salute (costituito da una croce bianca su sfondo verde e grigio), che pubblicherà sul web, l’elenco città per città, accompagnato dall’indicazione dello Stato dell’Unione in cui la farmacia è registrata.
I cittadini, così, potranno riconoscere i siti sicuri ed evitare le truffe.
L’obiettivo ultimo dell’operazione è, infatti, quello di dare un giro di vite al mercato illegale che, secondo i dati più recenti vede vendite di farmaci contraffatti in 7 casi su 10 e un tasso altissimo di farmacie virtuali illecite (il 93%).
Sicuramente questa rappresenta un’opportunità per i consumatori ma sarà difficile capire se avrà successo per alcuni motivi:
- Il carattere d’urgenza sull’acquisto dei farmaci non prevede le attese per la consegna;
- le farmacie sono distribuite capillarmente su tutto il territorio nazionale e, spesso, ci si rivolge al farmacista di fiducia anche per un consulto.
L‘operazione non partirà nell’immediatezza. Da qualche giorno, infatti, farmacie e parafarmacie possono inoltrare domanda, ma la vendita vera e propria online non partirà prima dell’autunno.
Questa direttiva europea mette a nudo tutto il paradosso italiano…e mentre l’infermiere italiano non può in autonomia e in nessun caso prescrivere o somministrare un farmaco cosiddetto “da banco”, un semplice cittadino senza nessuna competenza specifica invece può auto prescriverselo. Una situazione non più tollerabile che andrebbe affrontata dai nostri politici con più coraggio.
La nostra proposta in merito in un nostro articolo precedente.
E mentre in quasi tutti i paesi Europei la prescrizione infermieristica sembra essere un obiettivo superato, in Italia ci sono forti resistenze.
In Spagna infatti da pochi mesi hanno approvato una proposta di Regio Decreto che autorizza gli infermieri alla prescrizione autonoma di medicinali e dispositivi medici, assumendosene la responsabilità legale.
Giuseppe Papagni
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