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Fumo: non è mai troppo tardi per smettere

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Anche oltre i 60 anni, il rischio di infarti e di ictus diminuisce drasticamente se si smette di fumare. Lo afferma il German Cancer Research Center secondo cui gli ex fumatori guadagnano ben tre anni di vita rispetto a chi continua a fumare.

Secondo i dati raccolti dal German Cancer Research Center, l’abbandono delle sigarette causa benefici importanti per la salute anche quando questa scelta viene fatta in tarda età; al di là del momento della propria vita in cui si smette di fumare, infatti, gli incidenti cardiovascolari sembrano ridursi sensibilmente e gli ex fumatori vivono almeno tre anni in più rispetto a chi continua a fumare.

I ricercatori tedeschi hanno analizzato di nuovo i risultati di 25 studi con oltre mezzo milione di partecipanti over 60, per valutare l’impatto del fumo e dell’abbandono delle sigarette in una popolazione di anziani. I risultati hanno confermato in primis che il vizio del fumo è devastante per la salute: chi fuma, infatti, muore per cause cardiovascolari nel doppio dei casi rispetto a chi non ha mai fumato in vita sua e il rischio è direttamente proporzionale al numero di sigarette fumate. Rischio che, per fortuna, diminuisce appena si abbandona il vizio. Così dichiara Ute Mons, l’epidemiologa che ha coordinato lo studio:

“Spesso i cittadini non riescono a capire realmente l’impatto che questi numeri possono avere sulla loro vita, per cui abbiamo cercato di ‘tradurre’ questo risultato diversamente. Ebbene, si può dire che in media i fumatori muoiono di infarto o ictus circa cinque anni prima di chi non fuma”.

Per gli ex fumatori la probabilità di infarto e ictus è in media ‘solo’ 1.3 volte maggiore rispetto a quella di chi non ha mai fumato: chi ha smesso, infatti, muore di eventi cardiovascolari gravi in media soltanto due anni prima di chi non ha mai acceso una sigaretta; ciò vuol dire che guadagna ben tre anni di vita rispetto a chi continua a fumare. Il rischio decresce in modo importante nei primi 5 anni di astensione dal fumo e più tempo passa da quando si è smesso, più diminuisce il pericolo di morte per eventi cardiovascolari. Così conclude Mons: “Anche in chi abbandona il fumo dopo i 60 anni, tuttavia, l’effetto benefico è rilevabile e consistente. Significa che non è mai troppo tardi per smettere: perfino i più anziani traggono vantaggi dall’addio alla sigaretta. Moltissimi infarti e ictus potrebbero essere prevenuti semplicemente incentivando tutti i fumatori, di qualsiasi età, a smettere di fumare”.

Alessio Biondino

Fonti:

www.corriere.it

salute.leonardo.it

www.news-medical.net

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