Anche i bambini russano. Un fatto che non è solo fastidioso all’ascolto, ma è anche un rischio per la loro salute fisica e psichica. Anche il russamento si può prevenire ed in casi gravi curare.
Il Ministero della Salute ha curato ed elaborato delle “Linee guida nazionali per la prevenzione ed il trattamento odontoiatrico del russamento e della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno in età evolutiva” nello scorso marzo 2016, sulla base delle recenti ricerche. Ecco le principali novità.
L’apnea ostruttiva nel sonno (obstructive sleep apnea syndrome – OSAS) è una condizione caratterizzata da ripetuti episodi di completa o parziale cessazione del flusso d’aria attraverso le vie aeree superiori durante il sonno. Il russamento è il rumore generato dalla vibrazione dei tessuti molli oro faringei; tale rumore è una conseguenza della turbolenza del flusso aereo, dovuta ad una riduzione del calibro delle vie aeree.
I disordini respiratori del sonno colpiscono i bambini in età scolare in una percentuale variabile tra 1% – 6%; il sintomo russamento “spesso” o “ogni notte” (i cosiddetti “russatori abituali”) varia dal 3% al 21% dei bambini.
L’OSAS è un disturbo importante anche in considerazione delle sue conseguenze: se non trattato opportunamente può comportare:
- scarsa resa scolastica
- sonnolenza diurna
- problemi comportamentali
- deficit di crescita staturale
- enuresi notturna
- cefalea mattutina
- aumentato rischio di otiti e di patologie cardiovascolari, quali il cuore polmonare.
Il russamento nel bambino, sebbene spesso considerato “benigno”, può essere associato a microrisvegli, a frammentazione del sonno e può essere causa di sintomi diurni quali irritabilità, deficit dell’attenzione, iperattività e sonnolenza.
Se vostro figlio russa, parlatene approfonditamente col suo pediatra, se ancora non ha rilevato il sintomo.
Nurse Times promuove la buona salute, a tutela dei cittadini.
Scupola Giovanni Maria
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