Marco Bagnoli, infermiere del 118 e volontario presso la misericordia di Pontedera, è morto nel sonno il 22 maggio mentre riposava dopo un turno di notte. Inutili i soccorsi dei suoi amici e colleghi.
“Per molti dei nostri Volontari eri la voce rassicurante del 118, per altri un collega sul campo, per chi aveva avuto modo di conoscerti meglio un amico anche nella vita privata. Quel che è certo, è che nessuno si sarebbe mai aspettato di doverti salutare così presto. Ciao Marco, da tutta la Pubblica Assistenza di Pisa”.
Questo e tanti altri messaggi di saluto sono stati lasciati sulla bacheca della pagina Facebook di Marco Bagnoli, infermiere 44enne, che si è spento improvvisamente nel sonno dopo aver effettuato un turno di notte. Era molto stanco, aveva detto alla madre di non chiamarlo per il pranzo; ma da quel sonno, purtroppo, Marco non si è più svegliato.
Un arresto cardiaco improvviso, fulminante, che non gli ha lasciato scampo. In un periodo dove diversi studi scientifici stanno dimostrando come le alterazioni del ritmo circadiano e soprattutto i turni di lavoro notturni rappresentino inconfutabilmente uno stress importante per il cuore ed un fattore di rischio per lo sviluppo di patologie cardiache (VEDI), quella del povero Marco suona come una tragedia annunciata. Rara, per carità, ma annunciata. Proprio non molto tempo fa, una collega era deceduta durante un turno di notte (VEDI) come tanti… capitò anche nel 2014 (VEDI). Forse si tratta solo di coincidenze, di “casi” isolati. Ma la paura che se ne verificheranno degli altri, a questo punto è alquanto concreta.
Marco è morto nella sua casa di Calcinaia (Pisa), tra la mattina e il pomeriggio di domenica 22 maggio. Ad accorgersi della tragedia è stata la mamma, che non vedendolo ancora in piedi a quell’ora di pomeriggio era andata a svegliarlo. E lo ha trovato immobile, pallido, freddo. Non le rispondeva, così nel panico ha allertato subito il 118. I primi a rendersi conto che Marco era morto, purtroppo, sono stati così i suoi colleghi e amici; che hanno condiviso con lui tanti momenti e tanti giorni di lavoro. E che non hanno potuto fare altro che constatare il suo decesso.
Marco era molto conosciuto nel territorio, in quanto da molti anni lavorava proprio alla centrale del 118 di Pisa, oltre a svolgere attività di volontario presso la Misericordia di Pontedera. Il suo era un carattere gioviale, ironico, pregno di umanità e di voglia di vivere, votato all’aiuto verso gli altri. Aiuto che lui, purtroppo, morto nel sonno, non ha potuto chiedere. Era anche impegnato in un progetto, che un gruppo di dipendenti del 118 sta portando avanti per divulgare la cultura e le conoscenze sulla rianimazione cardiopolmonare.
Queste le parole pubblicate in una nota dell’Asl Toscana Nord Ovest: “Marco oltre ad essere un ottimo professionista, rappresentava a pieno la vera missione per cui era stato designato: era dotato di umanità, dignità e dedizione al lavoro. I colleghi lo ricordano come un amico su cui poter contare in qualunque momento, sempre pronto ad aiutare tutti”.
L’ultimo saluto all’infermiere sfortunato, c’è stato mercoledì 25 maggio, alle 10:00, al Duomo di Pontedera. Vanno alla famiglia e a tutte le persone che gli hanno voluto bene, le più sentite e sincere condoglianze da parte mia e di tutta la redazione di Nurse Times.
“Marco Bagnoli riposa in pace, da lassù proteggici. Non muore mai chi aiuta gli altri a sopravvivere”.
Fonti: Pisa Today, Gonews, Il Tirreno, La Nazione
Immagini: Facebook
Articoli correlati:
Infermiere turniste e rischio di cardiopatia, il nuovo studio
Dormire poco? Aumenta il colesterolo
Incidente stradale dopo il turno di notte: muore infermiera
Lascia un commento