Ha la voce sottile Loriana. E’ fine, pacata come lei. Si muove adagio e regge l’addome appena prominente con una mano. C’è una bambina là dentro.
La camicetta bianca in sangallo è legata sotto al seno da un nastrino blu. Svolazza sui fianchi e cade morbida abbarbicandosi appena sulla pancia.
E’ al quinto mese di gravidanza la mia paziente stomizzata. Entra in ambulatorio fondendosi con la luce.
Se vi state chiedendo come sia possibile vi rispondo che questo è un miracolo.
Loriana ha trentacinque anni ed è stomizzata da quindici a causa di una rettocolite ulcerosa che le ha rovinato la vita, causato una serie a cascata di problemi infiniti, chiusa in un mondo inesplorabile. E’ portatrice di un sacchetto sulla pancia per raccogliere le feci.
Diventare mamma è un sogno per molte donne. Un sogno che fluttua nell’aria come una cometa sorretta dal vento che non cade mai. Per alcune rimarrà solo un sogno, altre riusciranno a coronarlo, qualcuna starà ancora provando con le cure e i tentativi in labirinti inespugnabili.
La mia paziente le conosce bene le sofferenze di ogni tentativo andato male.
Per lei era impossibile sperare in una gravidanza, dicevano alcuni medici. Altri, più ottimisti, indirizzandola a cure mirate, esprimevano parere favorevole a cure ormonali massive, ma il destino non è stato favorevole per anni. Non immaginate la tortura alla quale sono sottoposte le donne che non riescono a rimanere incinta.
Punture quotidiane, compresse e capsule, fiale. Iniezioni sottocute, iniezioni intra muscolari, revisioni uterine, interventi alle tube, interventi esplorativi… Deliri apocalittici, sbalzi umorali, pianti incontrollati, gonfiori, ritenzioni idriche, rischio di sviluppare il cancro. Per amore fanno questo.
Si sottopongono a sottomissioni bellicose solo per amore. L’amore per la vita da dare a qualcun altro.
Si perchè adesso la pancia crescerà e la stomia si dovrà adattare. Loriana affronterà i problemi del sacchetto, delle aderenze e i rischi legati alla compressione del suo intestino già martoriato.
Dovreste conoscere Loriana e suo marito: una coppia eccezionale. Splendidi in tutti i punti cardinali. Lui indossa un paio di occhi verdi incastonati in un volto ammorbidito da un sorriso onnipresente.
Lei, che gli gira intorno come fosse un satellite, ad ogni sua mossa, indossa tratti come dipinti con l’aerografo. Le pagliuzze azzurre dei suoi occhi nocciola brillano e vibrano insieme alle due farfalle di vetro appese alle orecchie; ondeggiano nella felicità. Entrambi sembrano aver messo in pausa il mondo. Nemmeno dopo una sfacchinata tra i corridoi dell’ospedale, cambiano espressione.
Ognuno sente la felicità e il dolore dell’altro, nella propria carne, nella propria persona, come scrive Saviano, questa è empatia.
Perchè incinta non è solo Loriana.
In grembo la bambina la porta anche suo marito.
Fanni Guidolin
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