Ancora uno spiacevole episodio ha visto coinvolti un medico ed un’infermiera in servizio presso l’unita operativa di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero di Battipaglia.
I fatti sarebbero accaduti la mattina del 13 agosto. L’unica infermiera in servizio nel reparto di degenza sarebbe stata aggredita verbalmente dal medico di reparto.
Quest’ultimo le avrebbe “ordinato” di allontanarsi dal reparto per accompagnare una paziente autonoma in radiologia, nonostante fossero presenti anche un ausiliario ed un Ostetrica.
L’Infermiera si sarebbe rifiutata per non incorrere nel reato di abbandono di incapace. Tale rifiuto avrebbe scatenato le ire del medico.
“Ti faccio passare un guaio!”
Successivamente le avrebbe mandato a dire “se non mi chiedi scusa ti faccio perdere il posto di lavoro“. Nonostante fossero presenti anche un ausiliario ed un ostetrica non indaffarati in quel momento, il medico avrebbe preteso che fosse l’infermiera ad eseguire il suo strampalato ordine.
Più volte l’infermiera avrebbe denunciato in passato le carenze di personale infermieristico e Oss nel reparto ed allo stesso tempo l’esubero di medici, ben 14 presenti.
Il ginecologo avrebbe dunque voluto far capire chi comandasse in reparto; mortificando la donna e la professione infermieristica che rappresenta richiedendole di eseguire assistenza indiretta di competenza dell’ausiliario.
Al motivato rifiuto verbale della professionista, il medico avrebbe replicato che in reparto sarebbe rimasto lui a sorvegliare i pazienti; e che il lavoro dell’Infermiera avrebbe potuto essere tranquillamente svolto dall’ausiliario.
Alla ulteriore richiesta dell’infermiera di ricevere un ordine scritto, il medico si sarebbe rifiutato allontanandosi senza smettere di minacciare.
«Episodi inaccettabili di minacce che prendono origine da dissapori e da manie di grandezza di, per fortuna, qualche Medico e di non tutta la categoria che ritiene di poter comandare il mondo, ma che ci impone anche una riflessione sul rispetto di una professione – quella dell’Infermiere – a cui viene imposto una formazione universitaria ed un aggiornamento studi continuo in Medicina per poi trovarsi nelle condizioni di essere usati come jolly o come sfogatoio di rabbia – dichiara Rolando Scotillo del coordinamento provinciale di Salerno Fisi (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali) – Abbiamo avvisato l’Ipasvi, ed abbiamo chiesto alla Asl di sanzionare il Medico e stiamo valutando insieme alla dipendente una querela per minacce nei confronti dello stesso.
Ma i problemi non sono solo quelli, più di 1.000 parti in una struttura che non offre spazi sufficienti per tutte le attività divisa su due ali senza la possibilità di vigilanza a vista sui pazienti fa pensare che la chiusura della Ostetricia di Eboli sia stata un atto scellerato se si pensa che su 72 posti di fabbisogno previsti dalla normativa commissariale sull’area della Valle del Sele e del calore oramai residuano solo i 32 di Battipaglia e che l’utenza stia sempre di più partorendo in altre province ed in altri Ospedali per avere una assistenza migliore».
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