Contravvenendo al disposto normativo, Infermieri 2.0 ha apposto il simbolo Ipasvi sulle locandine di propaganda elettorale.
In questo periodo i collegi degli infermieri sono chiamati alle elezioni per il rinnovo delle cariche di Consiglio direttivo e Collegio dei revisori dei conti (triennio 2018-2020).
Purtroppo, in piena campagna elettorale, si assiste a situazioni poco professionali, che in alcuni casi potrebbero richiedere l’intervento della Federazione Nazionale Collegi (FNC) e della presidente Barbara Mangiacavalli.
Sotto osservazione, in particolare, la lista Infermieri 2.0, candidata al Collegio Ipasvi di Brindisi. Incurante della normativa vigente sull’utilizzo dei loghi per fini pubblicistici, tale lista ha piazzato il logo Ipasvi sulle locandine di propaganda elettorale, senza autorizzazione alcuna da parte del governo centrale.
Il regolamento del Comitato centrale Ipasvi parla chiaro. Con delibera n. 152 del 26 novembre 2011 (“Linee guida per l’utilizzo del marchio”), entrato in vigore il 1° gennaio 2012, specifica infatti che “i professionisti iscritti non possono adottare o utilizzare il simbolo se non previa autorizzazione della FNC” (art. 7 comma 2).
La domanda sorge allora spontanea: come può un gruppo di colleghi impreparato su elementi basilari (vedi l’apposizione del logo Ipasvi) gestire un ente i cui compiti sono ben più complessi, articolati e nell’interesse della famiglia professionale? L’auspicio è che i candidati di altre realtà non adottino metodologie di pubblicizzazione analoghe, sconfinando in comportamenti rilevanti dal punto di vista giuridico.
Michele Calabrese
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