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Sanità, la parola d’ordine del ministro Grillo è “Trasparenza”

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Sanità, la parola d’ordine del ministro Grillo è "Trasparenza"
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Per contrastare la corruzione il Movimento 5 Stelle ha presentato alla Camera una proposta denominata “Sunshine Act”.

“Lotta alla corruzione nel Sistema sanitario e massima trasparenza nei rapporti tra aziende e operatori della salute sono i punti cardine della proposta presentata dal Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, il ‘Sunshine Act’, ovvero ‘della luce del Sole’, che sarà discussa nei prossimi mesi” . Così ha scritto il ministro della Salute, Giulia Grillo, pubblicando su Facebook un post tratto dal Blog delle Stelle.

“Grazie a questo provvedimento – si legge nel post – il ministero della Salute dovrà pubblicare su un sito i dati relativi alle relazioni finanziarie che intercorrono tra le aziende e gli operatori della salute che lavorano sul territorio italiano. La conoscenza dei rapporti tra gli operatori del comparto Sanità e le industrie del settore e’ fondamentale per prevenire la corruzione.

I cittadini hanno il diritto di conoscere i legami d’interesse che ci sono, ad esempio, tra il proprio medico curante e l’azienda farmaceutica che gli fornisce determinati farmaci. Se da un lato, tramite il ministero, le aziende
farmaceutiche dovranno pubblicare tutte le relazioni d’interesse, dall’altro gli operatori della salute dovranno includere in questo processo di trasparenza persino le donazioni ricevute da coniugi e parenti. Le industrie inadempienti saranno duramente sanzionate.

È già accaduto in altri Paesi, come conseguenza a scandali clamorosi come quello del farmaco francese Mediator, prodotto dai laboratori farmaceutici Servier, il cui principio attivo altamente nocivo, il benfluorex, si stima abbia provocato la morte di un numero di pazienti compreso tra 500 e 2.000 unità. Il caso ha spinto la Francia a intervenire con una legge sulla trasparenza che ha previsto la pubblicazione delle informazioni dichiarate dalle imprese sui legami d’interesse che intrattengono con gli operatori del settore della salute.

Gli episodi denunciati dalla stampa e dai media sul conflitto d’interesse hanno indotto un numero crescente di imprese farmaceutiche ad intraprendere un percorso virtuoso in molte parti del mondo. Danimarca, Gran Bretagna, Australia, Paesi Bassi hanno già adottato numerose misure, predisponendo interventi legislativi finalizzati alla trasparenza nei rapporti tra l’industria e gli operatori. Anche negli Usa, grazie al Sunshine Act, le transazioni in denaro o in natura sono soggette all’obbligo di notifica e d’iscrizione nell’apposito registro pubblico.

Faremo la stessa cosa in Italia, si legge ancora perché anche nel nostro Paese dilaga il fenomeno della corruzione nella sanità. Tutti, dal semplice cittadino fino al giornalista d’inchiesta, avranno a disposizione uno strumento per monitorare online relazioni che potrebbero celare veri e propri conflitti d’interesse o persino indicatori di reati, come quello di una corruzione nascosta da sponsorizzazioni a convegni oppure di generiche consulenze. Il sistema dei finanziamenti della sanità verrà visto, finalmente, alla luce del sole”.

Fonte: www.regioni.it

 

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