Lo ha detto. E ha fatto stropicciare gli occhi a tutti quei professionisti sanitari che, rassegnati a invecchiare e forse a morire sul posto di lavoro in attesa di una sempre più lontana pensione, attendono invano, da tempo immemore, una qualche bella notizia: intervistato dal ‘Vespone’ nazionale in quel di Rai Uno (VEDI), il vicepremier Matteo Salvini, presentando il progetto politico del governo per ciò che concerne le pensioni, ieri sera ha tuonato: “La quota 100 si farà e abbiamo già in mente come migliorarla: per me 64 anni di età anagrafica sono troppi. Porteremo l’età pensionabile a 62 anni!”
Che Porta a Porta sia una specie di vetrina per ogni tipo di proclamo, più o meno attendibile, in fase di campagna elettorale o meno, è risaputo da tempo. Di certo, però, è parecchio che i cittadini e i professionisti sanitari non si lasciano andare a facili entusiasmi, quando i politici italiani promettono qualcosa in pompa magna. Sono rimasti scottati diverse volte, forse troppe… E ne hanno abbastanza.
Ma la speranza è l’ultima a morire, si sa, e il messaggio del leader del Carroccio è comunque interessante, perché abbraccia parecchie categorie di lavoratori; tra cui i professionisti sanitari. Se tutto ciò corrispondesse alla prossima realtà, il turnover lavorativo si sbloccherebbe definitivamente, dando spazio ai giovani che si barcamenano giorno e notte alla ricerca di un’occupazione più o meno stabile.
‘Speriamo’ bene, quindi. Anche se purtroppo, qui nel bel paese, tra il dire e il fare… CI sono diversi oceani di mezzo.
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