Ogni anno, nel mondo, più del 5% dei decessi è legato all’abuso di alcol. A denunciarlo, in un rapporto piuttosto dettagliato fatto di dati impietosi, è l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Secondo l’Oms sarebbero perciò ben 3 milioni i decessi che, annualmente, coinvolgerebbero chi consuma alcol in modo eccessivo. Di questi, 2,3 milioni sono uomini e a pagare il prezzo più alto sono i giovani (si stima che il 27% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni faccia regolare uso di alcolici).
Le cause di morte? Nel 29% dei casi sono gli episodi traumatici a fare da protagonisti, come incidenti o suicidi. Ma, ovviamente, non solo: recentemente è stato dimostrato come fumo e alcol inizino a danneggiare le arterie di chi ne fa uso già durante l’adolescenza, ma che in questa fase della vita i danni siano ancora reversibili. Smettendo. E in pochi lo fanno, visto che nel globo (soprattutto in Europa e nelle Americhe) 237 milioni di uomini e 46 milioni di donne soffrono di malattie legate all’abuso di alcol.
Secondo l’Oms, i dati di mostrano inconfutabilmente che le misure messe in atto per contrastare il fenomeno siano ad oggi insufficienti: la mortalità è leggermente diminuita (è passata dal 5,9% del 2012 al 5,3% del 2016), sì, ma l’incidenza è ancora inaccettabile.
Quali bevande a base di alcol vengono preferite? Anche ciò è preoccupante: nel 45% dei casi vengono preferiti i superalcolici e, quasi incredibilmente, birra e vino costituiscono rispettivamente poco più del 34% e poco meno del 12%.
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