Ancora un incredibile ordine di servizio si è abbattuto sugli infermieri in servizio presso l’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna dell’ospedale Papardo di Messina.
Il Direttore dell’U.O.C. avrebbe “ordinato” ai “signori infermieri” di non continuare a considerarsi demansionati dovendo sostituire gli oss mancanti durante il turno di notte.
“Si è potuto rilevare che, talvolta, il turno notturno non completa le attività di competenza ed in particolare non collaborare all’igiene e alla pulizia dei degenti.”
Senza la benché minima vergogna, la dr.ssa Girasella farebbe leva sul famigerato senso di colpa degli infermieri che, indottrinati fine dagli anni dell’università, si dovrebbero sentire in dovere di sopperire alle carenze volontarie di personale che permettono un enorme risparmio alle aziende ospedaliere.
“Ciò crea non poco malcontento fra i degenti e gli operatori dei turni successivi che si ritrovano a dover caricarsi di lavoro aggiuntivo”, prosegue il comunicato.
“Si fa presente che la eventuale carenza o mancanza di Oss non giustifica tali comportamenti e che i degenti non possono restare sporchi fino alla mattina successiva per cui, specie nei casi più urgenti è necessario provvedere.
Non dovrebbe essere necessario ricordare come decine di sentenze negli ultimi 33 anni abbiano ribadito più volte come queste mansioni domestico-alberghiere non abbiano nulla a che vedere con il professionista intellettuale infermiere.
Invito pertanto i colleghi infermieri a denunciare questo ennesimo “crimine” contro la professione infermieristica. La comunicazione però non deve essere fatta allo stesso ufficio che, volutamente non inserisce personale di supporto per risparmiare e ottenere premi di produzione a fine anno ma direttamente agli organi della Magistratura che hanno il dovere di tutelare la salute pubblica da questi comportamenti disdicevoli metti in atto da alcuni scellerati manager della sanità.
Un tentativo di difesa degli Infermieri non è stato fatto dall’Ordine professionale di Messina, nonostante sia stato più volte interpellato sull’argomento, ma dal sindacato FIALS attraverso Enzo Giangreco, delegato aziendale.
Lascia un commento