Un’importante iniziativa è stata adottata in vista della giornata internazionale dell’epilessia organizzata dall’International League Against Epilepsy e che si celebrerà l’11 febbraio.
Per abbattere il muro di pregiudizi molte città illumineranno i propri monumenti di viola. Sono oltre 6 milioni i pazienti che soffrono di epilessia in Europa e, quasi 600.000 sono italiani. Insieme ai medici e agli infermieri chiedono attenzione e soprattutto impegno per abbattere le false credenze e lo stigma.
Saranno diverse le città italiane che aderiranno all’iniziativa colorando di viola i propri monumenti più famosi: dalla Barcaccia di Piazza di Spagna a Roma alla Mole Antonelliana di Torino, fino al Teatro Margherita di Bari.
#Epilessianonmifaipaura è lo slogan proposto dalla community di Facebook e scelto dalla lega italiana contro l’epilessia (Lice), che si pone come obiettivo sottolineare la necessità di colmare il gap tra le persone con epilessia e quelle che, non conoscendo la malattia, nutrono ancora pregiudizi.
Particolare attenzione viene dedicata ai bambini epilettici, maggiormente colpiti da questa malattia. La Rete degli istituti di ricerca IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione si pone come obiettivo la “creazione di un istituto nazionale virtuale per lo studio di questa patologia”.
Circa il 30% delle crisi epilettiche si manifesta infatti nelle aule scolastiche e il 40% delle richieste di soccorso ai numeri di emergenza 112 e 118 che parte dalle scuole è proprio per casi di crisi epilettica. Ecco perché all’ospedale Bambino Gesù di Roma c’è un progetto di formazione specifica. Si chiama “La scuola non ha paura delle crisi” e ha già formato oltre 1300 insegnanti, operatori scolastici e studenti.
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