Grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times
Giunge al nostro indirizzo mail [email protected] il lavoro di tesi della dott.ssa Vailati Alice, laureatasi presso l’Università degli Studi di Milano dal titolo “La prevenzione delle complicanze del cavo orale nei pazienti intubati: uno studio descrittivo”, nell’A.A. 2017-2018.
…di Vailati Alice
INTRODUZIONE
Tutti gli interventi che vanno sotto la denominazione di “cura del cavo orale” nei pazienti in Terapia Intensiva hanno lo scopo di garantire il comfort e la dignità della persona e di prevenire le complicanze stomatologiche. Tali interventi non si limitano all’igiene del cavo orale: a questa manovra vanno aggiunti la sua sistematica valutazione e la precoce rilevazione di alterazioni.
SCOPO
L’end-point primario è verificare le conoscenze degli infermieri circa la prevenzione e la gestione delle alterazioni del cavo orale alla luce delle evidenze scientifiche. L’end-point secondario è quello di analizzare l’incidenza delle complicanze del cavo orale nei pazienti sottoposti a intubazione oro tracheale. L’end-point terziario è valutare se l’introduzione di una procedura per l’igiene del cavo orale evidence-based migliori le incidenze delle alterazioni stomatologiche.
METODI
Si è condotto uno studio descrittivo monocentrico con campionamento di convenienza. Per ottemperare all’end-point primario si è stilato un questionario rivolto agli infermieri che lavorano nella U.O. T.I.S. dell’ASST di Lodi; per gli end-point secondario e terziario gli strumenti utilizzati per la valutazione del cavo orale sono stati: la scheda validata Oral Assessment Guide modificata da Bernason e colleghi associata a una procedura standard e a una procedura con clorexidina allo 0,2%.
RISULTATI
Dall’analisi dei dati emerge che la percezione degli infermieri riguardo all’importanza dell’igiene del cavo orale e le modalità di esecuzione della stessa in pazienti sottoposti a ventilazione meccanica artificiale rispecchiano i dati della letteratura.
Anche per gli end-point secondario e terziario i dati emersi in questo elaborato di tesi sono paragonabili a quelli rilevati nella letteratura scientifica: tutti gli item della OAG subiscono un deterioramento più marcato negli utenti in cui è stata utilizzata la procedura standard rispetto a quelli dove si è utilizzata la clorexidina 0,2%.
CONCLUSIONI
Si è dimostrato come una procedura evidence-based (clorexidina associata alla scheda validata) diminuisca le complicanze del cavo orale nei pazienti intubati. Emerge la necessità di istituire corsi di aggiornamento sull’igiene del cavo orale rivolti ai professionisti che lavorano nell’U.O.T.I.S. dell’ASST di Lodi.
Allegato
Tesi “La prevenzione delle complicanze del cavo orale nei pazienti intubati: uno studio descrittivo”
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