Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, interviene a margine dell’incontro organizzato da Senior Italia Federanziani
“È evidente che per le nuove terapie” la scelta del farmaco andrà verso “il biosimilare. In caso di ‘switch'”, cioè di passaggio da un biologico a un biosimilare, “bisognerà valutare di caso in caso la storia clinica del paziente e a decidere sarà il team medico multidisciplinare che segue il malato. Biosimilari sì, e non è che lo dice solamente l’Italia”.
A evidenziarlo il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, a Roma a margine di un incontro organizzato da Senior Italia Federanziani.
“Sicuramente il biosimilare, a parità di efficacia e di sicurezza, e sappiamo che c’è efficacia e c’è sicurezza perché vigila su questo l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) – conferma Sileri – porta notevole risparmio. E’ stata sollevala qualche problematica sullo ‘switch’, per alcuni pazienti. Ma siccome si tratta di tarmaci sicuri con ottima efficacia, con medesimi effetti collaterali, laddove c’è un risparmio quella è la strada da intraprendere” soprattutto per le terapie che si avviano per la prima volta.
Nel caso di pazienti già in cura, “andrà visto di caso in caso; questo lo deve scegliere il medico insieme al paziente”.
Redazione Nurse Times
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