L’indice di Karnofsky è una scala di valutazione sanitaria dei pazienti calcolata tenendo conto della qualità della vita del paziente
Essa si realizza mediante la valutazione di tre domini:
- Limitazione dell’attività
- Cura di se stessi
- Autodeterminazione
È sostanzialmente una scala di valutazione della performance del paziente e valuta le sue condizioni generali.
La scala ha come scopo quello di stimare la prognosi, definire lo scopo delle terapie e determinarne la pianificazione. La valutazione dello stato di salute finale del paziente è necessaria affinché si possa decidere la migliore cura possibile nei vari stadi di malattia (guarigione, prolungamento della vita, restituzione funzionale, palliazione).
È ampiamente impiegata nella stratificazione del paziente assistito a domicilio o affetto da patologie croniche.
La scala è descritta ad intervalli di 10 punti dove il 100% (nessuna limitazione) rappresenta il punteggio massimo e lo 0% (morte) ne rappresenta il minimo.
La scala di valutazione va da 0 a 100 e il punteggio zero coincide con il decesso della persona. È intuibile che più il punteggio è prossimo allo zero e più le condizioni di salute della pesona sono precarie . si valutano quindi le condizioni di benessere dell a persona a parità di patologia (ad esempio neolastica) facendo riferimento a dei fattori che permettono di parametrare la qualità di vita del paziente.
I bisogni dell’assisistito una volta stratificati correlano significativamente la tipologia di assistenza da erogare e di rebound l’identificazione di una eventuale invalidità o inabilità ad una mansione.
Come indice di valutazione sanitaria si colloca tra quelli con indirizzo multidimensionale e può essere utilizzato anche per l’identificazione del paziente candidato ad accompagnamento in sede INAIL oppure per pazienti affetti da patologia oncologica.
CALABRESE Michele
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